Mettetevi nei loro zoccoli, in quelli dei poveri asinelli costretti a salire 520 gradini ripidi portando un peso enorme, quello dei turisti che non vogliono farsi a piedi il sentiero che, nell’isola greca di Santorini, va dal porto fino alla cittadina di Fira.
Mettetevi nei loro zoccoli, in quelli dei poveri asinelli costretti a salire 520 gradini ripidi portando un peso enorme, quello dei turisti che non vogliono farsi a piedi il sentiero che, nell’isola greca di Santorini, va dal porto fino alla cittadina di Fira.
Una pratica che esiste da molti anni anche in altre città, ma che mette a dura prova gli asinelli. Così adesso il sindaco ha lanciato una campagna per incentivare i turisti a camminare a piedi o a prendere la funivia.
Da tempo, gli animalisti si ribellano e a quanto pare le proteste contro l’uso di questi bellissimi asini e muli trasformati in taxi a quattro zampe, stanno finalmente dando dei frutti. L’amministrazione ha già vietato ai turisti in sovrappeso di salirci sopra, stabilendo che l’asino non può trasportare più di un quintale di peso.
Quindi se sul lato, dei cosiddetti turisti in carne, ci sono delle disposizioni, su quello del divieto in generale no: non c’è, infatti, nessuna messa al bando ufficiale, ma solo una campagna di sensibilizzazione, che lascia al turista la scelta se salire o meno su asini e muli.
La campagna si chiama ‘Our In Their Hooves‘ ed è stata lanciata per prima da The Donkey Sanctuary.
“Suggeriamo ai turisti di considerare se gli asini vengono trattati umanamente, hanno abbastanza ombra e acqua, e se sono adatti a portare quel carico. In caso contrario, altre opzioni, come camminare o prendere una funivia, potrebbero essere una modalità di trasporto più responsabile”, dice Catherine Rice, responsabile delle pubbliche relazioni del santuario.
Cosa succederà a Santorini, dunque, è ancora tutto da scoprire.
Taxi a quattro zampe? No grazie
Ma se, avete in mente di fare una vacanza a Santorini e avete il dubbio se salire o meno su un asino, ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Ogni giorno, un asino è costretto a salire 520 gradini fino a quattro, cinque volte, a 30 gradi e senza ombra. Il sentiero è molto ripido e per questo gli animali soffrono di stanchezza, piaghe da sella e problemi spinali.
In rete circolano dei video strazianti in cui gli asini vengono frustati perché non vogliono camminare.
Guarda il video:
La scorsa estate è stata lanciata una petizione firmata da oltre 100mila personeper chiedere di non usare più gli asini come taxi, soprattutto perché se proprio non ve la volete fare a piedi (il che non farebbe male alla salute), esiste una comoda funivia a cinque cabine che vi permette di godervi la vacanza e di non essere complici del maltrattamento degli animali.
Ci uniamo, quindi, a questa campagna di sensibilizzazione sperando che il buon senso prevalga e ci si affidi a un turismo più responsabile.
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