13.000 ettari dell’habitat naturale dell’emipodio errante australiano sono stati conservati per permettere a questo uccello di sopravvivere
Più di 13.000 ettari dell’habitat naturale dell’emipodio errante, endemico dell’Australia, sono stati conservati per permettere a questo uccello di sopravvivere – con il contributo degli agricoltori rurali
Si chiama emipodio errante (unica specie ancora esistente del genere Pedionomus), è un piccolo uccello australiano e rischia l’estinzione. Alto fra i 12 e i 15 centimetri (pesa meno di 100 grammi), è caratterizzato per un piumaggio chiaro arricchito da piccole macchie scure, soprattutto sulla testa e sul collo; la femmina della specie si distingue per una sorta di “collare” di piume bianche e per il petto di colore rosso-marrone. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree brulle e aride che si trovano nel sud-est del Paese, dove attualmente si contano fra i 250 e i 1.000 esemplari rimasti – ciò fa di lui uno degli uccelli più rari dell’Australia.
Per provare a salvare la specie dall’estinzione, una trentina di proprietari terrieri della regione hanno messo a disposizione parte dei loro territori affinché gli uccelli possano trovarvi il loro habitat naturale questa iniziativa è parte del progetto Paddocks for Plains-wanderer, lanciato in collaborazione con i Local Land Services della regione.
La partecipazione degli agricoltori è stata molto sentita ed è andata ben oltre le aspettative: più di 13.000 ettari dell’habitat naturale dell’emipodio errante sono stati salvati dall’antropizzazione (il target iniziale era il raggiungimento di 10.000 ettari). Il 95% degli uccelli della specie ha perso il proprio habitat naturale, ecco perché è così importante ricrearlo in qualche modo. Il progetto mira a dimostrare che coltivazione e conservazione dell’ambiente naturale possono convivere, per la salute degli animali e dell’ecosistema.
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Fonti: Bush Heritage / Murray Local Land Services
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