Vivisezione: 2000 beagle utilizzati da una multinazionale con sede a Verona non verranno sottoposti (per ora) ad atroci esperimenti. Il TAR si è pronunciato sospendendo l'autorizzazione ai test dopo la richiesta delle associazioni e i terrificanti dettagli emersi dalle indagini
Esperimenti con alti livelli di dolore e prove di ogni genere. Si testa di tutto sugli animali, anche sui cani. È così nel mondo e in Italia, dove la sperimentazione animale viene ancora praticata.
Succede a Verona, dove la multinazionale farmaceutica Aptuit effettua test su primati e cani di razza beagle, ma ora le autorizzazioni sono sospese. Lo ha stabilito il TAR del Lazio, dopo le indagini condotte dalla Procura di Verona, che hanno portato al sequestro di 25 ex cavie.
Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto la richiesta dell’associazione LAV decretando nella sentenza che:
appaiono sussistere gravi illegittimità commesse all’interno dello stabulario in relazione alla modalità di detenzione dei cani nonché in relazione alla qualificazione del dolore, alla classificazione delle procedure ed alla pratica del riutilizzo; che per l’articolo 9 della Costituzione e per l’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea è necessario assicurare il benessere degli animali”
Il provvedimento lascia il segno. Per la LAV, che ha sporto denuncia contro le attività dell’Aptuit senza mai distogliere l’attenzione dal caso, è un risultato eccezionale dopo tutti gli orrori che avvenivano in quello stabulario.
Un traguardo mai raggiunto prima d’ora contro la vivisezione in Italia. È stato un lavoro durato due anni che ha coinvolto esperti scientifici e legali che hanno evidenziato come le informazioni ottenute fino a quel momento mostravano numerosi profili di criticità, come poi dimostrato anche dalle ispezioni dei carabinieri e dei veterinari ” ha dichiarato Valeria Albanese, area ricerca senza animali LAV.
La Procura della Repubblica ha inserito nel registro degli indagati la veterinaria e l’ex presidente dell’azienda, valutando il giudizio per i reati di maltrattamento di animali e uccisione non necessitata.
La sospensione cautelare delle autorizzazioni è per i prossimi 6 mesi. Il TAR si pronuncerà di merito il 16 dicembre. Fino ad allora non potranno essere eseguiti esperimenti sui 2000 beagle utilizzati attualmente dalla multinazionale.
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Fonte: LAV – Ambiente diritto
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