A Roma da ieri è attivo il primo ambulatorio di veterinaria sociale per evitare che le persone rinuncino alle cure necessarie per i propri animali perché in difficoltà economica
È stato inaugurato ieri a Roma il primo ambulatorio veterinario sociale, un progetto pionieristico che offre cure gratuite agli animali domestici di persone che vivono in situazioni di fragilità sociale. Questo nuovo servizio si trova in viale Regina Margherita ed è il risultato della collaborazione tra la LAV (Lega Anti Vivisezione) e la Comunità di Sant’Egidio.
L’ambulatorio, ideato per fornire assistenza veterinaria a cani e gatti appartenenti a famiglie con difficoltà economiche, intende evitare che queste persone debbano rinunciare alle cure necessarie per i propri animali. Come sottolineato da Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, questa iniziativa è un importante passo avanti verso una maggiore giustizia sociale.
Gli animali d’affezione, spesso considerati membri della famiglia, sono un sostegno vitale per molte persone fragili, in particolare anziani, che trovano nei loro compagni a quattro zampe una fonte di conforto e supporto contro la solitudine.
Nel primo anno di attività l’ambulatorio vorrebbe aiutare circa 400 famiglie in difficoltà
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali, tra cui l’assessora all’Agricoltura e Ambiente Sabrina Alfonsi e la Garante degli Animali Patrizia Prestipino, che hanno ribadito l’importanza di questo progetto non solo per il benessere degli animali, ma anche per quello delle persone con cui vivono.
L’ambulatorio veterinario sociale è infatti un esempio concreto di come prendersi cura degli animali possa favorire il benessere complessivo delle persone che li accudiscono. La LAV, rappresentata dal suo presidente Gianluca Felicetti, ha sottolineato come il progetto sia stato realizzato grazie alla generosità dei soci dell’associazione e si inserisca in un più ampio programma di supporto alle famiglie iniziato durante il lockdown del 2020 per permettere di mantenere unite famiglie e animali, prevenendo così abbandoni o maltrattamenti.
Il progetto si prefigge di aiutare, nel primo anno di attività, circa 400 famiglie in difficoltà. Questo ambulatorio rappresenta un importante segnale di civiltà e un esempio che altre città italiane di cui vi abbiamo parlando stanno già seguendo, con l’obiettivo di espandere un servizio essenziale a sostegno delle famiglie più vulnerabili. Un’iniziativa che speriamo presto si estenda in tutta Italia.
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Fonte: Roma Capitale
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