Un raro esemplare di riccio albino è stato salvato nei giorni scorsi nel Modenese dai volontari del Centro fauna selvatica “Il pettirosso” di Modena. L’animale era rimasto intrappolato in una recenzione, probabilmente in seguito ad una “fuga”. A notarlo e avvertire i volontari il proprietario della zona.
Un raro esemplare di riccio albino è stato salvato nei giorni scorsi nel Modenese dai volontari del Centro fauna selvatica “Il pettirosso” di Modena. L’animale era rimasto intrappolato in una recenzione, probabilmente in seguito ad una “fuga”. A notarlo e avvertire i volontari il proprietario della zona.
Questo dolce animaletto notturno ed insettivoro è ora ospite del Centro e le probabilità che venga liberato sono piuttosto basse. I ricci albini, infatti, sono creature non solo estremamente rare (solo 1 esemplare ogni 10000), ma anche fragili e vulnerabili. Questo sia per le dimensioni minute (25 cm di lunghezza in media e 1 kg di peso) che caratterizzano i ricci in generale, che per il raro colore del mantello: il candido bianco, oltre a conferire loro un aspetto simpatico e incantevole, impedisce, infatti, una appropriata mimetizzazione nella natura.
Se vedendo questo grazioso animaletto, non avete potuto resistere alla tentazione di dire “ne voglio uno”, è bene ricordare che il riccio è un animale tutelato dalla legge 157 del 1992, che ne vieta la cacciabilità, e dalla convenzione di Berna, entrata in vigore in Italia nel 1982, che ne fa un animale protetto.
Ma incontrare un riccio comune non è un esperienza rara come trovarne uno albino. Questo animale ha, purtroppo, abbandonato il suo Habitat naturale, dirigendosi sempre più spesso verso i conglomerati urbano per nutrirsi. E i pericoli a cui resta esposto aumentano: giugno e luglio sono i mesi nei quali si conta il maggior numero di ricci feriti o uccisi. I principali nemici del riccio sono auto, piscine, tombini, reti metalliche, ma anche pesticidi e diserbanti.
Se dovessimo imbatterci in un riccio bisognoso di cure la prima cosa da fare è contattare un veterinario o un centro specializzato, come “Il Pettirosso”, che offre un servizio di pronto intervento 24 ore su 24 (339 8183676 o 339 3535192). In alternativa si può telefonare anche al servizio 118.
Mentre si attende l’ intervento, la prima cosa da fare è porre l’animaletto in una scatola alta e al riparo dal sole. Non resta che augurarci di potere incontrare un riccio sano e in piena forma, magari nel suo habitat naturale, dove sarebbe comunque difficile per noi uomini, non dotati di vista notturna, avvistarlo!
Roberta Ragni
Per sapere cosa fare in caso di ritrovamento di cuccioli o animali selvatici leggi anche Vacanze in montagna e fauna selvatica, istruzioni per l’uso