Accatastati uno sull’altro senza vita. Nell’Artico, 200 tra renne e cervi sono morti di fame per colpa dei cambiamenti climatici.A stabilirlo sono i ricercatori che hanno trovato centinaia di cadaveri di renne e cervi nell'arcipelago delle Svalbard.
Accatastati uno sull’altro senza vita. Nell’Artico, 200 tra renne e cervi sono morti di fame per colpa dei cambiamenti climatici.A stabilirlo sono i ricercatori che hanno trovato centinaia di cadaveri di renne e cervi nell’arcipelago delle Svalbard.
Un numero insolitamente alto e per questo, puntano il dito contro i cambiamenti climatici. Ogni estate, i ricercatori del Norwegian Polar Institute mappano la popolazione di cervi e renne, ma quest’anno si sono trovati davanti a uno scenario terribile che non si verificava da oltre quarant’anni.
“È spaventoso trovare così tanti animali morti”, dice il capo del progetto, Ønvik Pedersen. Questo è un esempio di come i cambiamenti climatici influenzano la natura. È triste”.
Come abbiamo documentato tante volte, l’Artico si sta sciogliendo velocemente e le conseguenze sono disastrose.
UVANLIG MANGE REINSDYRKADAVRE Tradisjonen tro har vi også denne sommeren telt reinsdyr i dalene rundt Longyearbyen og…
Posted by Norsk Polarinstitutt on Monday, July 22, 2019
“Il cambiamento climatico fa piovere molto di più. La pioggia cade sulla neve e forma uno strato di ghiaccio sulla tundra, il che significa che le condizioni di pascolo per gli animali sono pessime “, spiega ancora.
Questo significa che cervi e renne hanno difficoltà a trovare cibo perché gli strati di ghiaccio impediscono ai loro zoccoli di accedere ai licheni. Ma non solo, secondo gli esperti ci sarebbero oltre 22mila animali e il cibo non basta per tutti.
Environ 200 rennes retrouvés morts de faim dans l'archipel norvégien du Svalbard dans l'#Arctique, conséquence du changement climatique (photos @NorskPolar) https://t.co/ERIaNwVKxk #AFP pic.twitter.com/b4GTPwbHIr
— P_Deshayes (@P_Deshayes) July 29, 2019
Le renne e i cervi sono essenziali per l’ecosistema artico perché mentre il riscaldamento globale facilita la proliferazione di diverse specie vegetali infestanti, questi animali, i più grandi erbivori della regione, possono contribuire a mantenere l’equilibrio.
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Dominella Trunfio