Reggio Emilia: condannato allevatore per smaltimento illegale di carcasse

Grazie ad un’indagine di Essere Animali, iniziata addirittura nel 2017, in questi giorni è stato condannato un allevatore che smaltiva in maniera illegale carcasse di maiali e, come se non bastasse, fuori dalla sua azienda depositava anche rifiuti pericolosi (amianto compreso).

Ormai molti anni fa (nell’autunno 2017), in seguito ad una segnalazione, Essere Animali ha documentato quanto accadeva in un allevamento intensivo di maiali a Cadelbosco di Sopra, in provincia di Reggio Emilia.

Il filmato parlava chiaro, mostrando carcasse di maiali in stato di decomposizione, abbandonate illegalmente all’esterno dell’allevamento, oltre che la presenza di rifiuti contenenti amianto.

I Carabinieri Forestali, dopo la loro ispezione, hanno di fatto confermato tutti gli illeciti e l’allevatore è stato ora finalmente condannato a pagare una sanzione di 8.500 euro proprio in quanto:

in qualità di titolare dell’omonima azienda agricola, depositava in modo incontrollato nell’area pertinenziale all’allevamento suinicolo rifiuti pericolosi e non pericolosi. 

L’uomo è stato anche costretto a procedere alla bonifica dei terreni circostanti l’allevamento. Davvero il minimo visto i danni arrecati all’ambiente.

Grande la soddisfazione di Essere Animali che in un comunicato ricorda l’importanza di segnalare eventuali reati che si compiono negli allevamenti proprio per portare a condanne come questa (fin troppo leggere, purtroppo). Non si parla solo di maltrattamenti sugli animali ma anche di inquinamento ambientale, frodi alimentari, sfruttamento del lavoro o problemi sanitari.

Nonostante abbandonare le carcasse degli animali fuori dagli allevamenti sia assolutamente illegale, è un’operazione che purtroppo più volte è stata segnalata, si tratta infatti presumibilmente di un modo per l’allevatore di risparmiare sui costi dello smaltimento, ma ovviamente a fronte di gravi rischi per la salute pubblica. 

Questa illegalità può infatti provocare danni ambientali, compromettere la qualità dell’aria, inquinare le falde acquifere ma anche innescare zoonosi, le malattie infettive degli animali trasmissibili all’essere umano –  ricorda Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali.

Fonte: Essere Animali

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