Alcuni farmaci antiparassitari, presenti in pillole masticabili anche qui da noi, potrebbero causare convulsioni in cani e gatti. Ecco quali sono
Segnalate alcune gravi reazioni avverse negli antiparassitari per cani e gatti
Nuova paura per i nostri amici pelosi: i medicinali usati comunemente contro le pulci e le zecche potrebbero portare a problemi neurologici sia nei cani che nei gatti. È l’allarme che arriva dalla FDA americana, che mette in guardia contro prodotti come Bravecto, NexGard, Credelio e Simparica il cui principio attivo fa parte della classe isoxazoline.
Tutti presenti sotto forma di pillole masticabili anche qui da noi e tutti dovrebbero proteggere i cani dall’attacco di pulci e zecche, ma in molti casi si tratta di farmaci che potrebbero esporre i nostri piccoli amici a un potenziale rischio di convulsioni.
Secondo un comunicato fornito dalla FDA, infatti, alcuni animali che assumono farmaci della classe isoxazolina, ossia Bravecto (tra l’altro già al centro di una vecchia vicenda che aveva fatto il giro sui social), Nexgard, Simparica e Credelio.
Questi prodotti sono approvati per il trattamento e la prevenzione delle infestazioni da pulci e per il trattamento e il controllo delle infestazioni da zecche.
La FDA sta collaborando con i produttori di prodotti contenenti isoxazoline per includere nuove informazioni sulle etichette che evidenzino gli eventuali eventi neurologici, pur sostenendo che Bravecto, Credelio, Nexgard e Simparica continuano ad essere sicuri ed efficaci per la maggior parte degli animali.
Il Bravecto, in particolare, era stato al centro di molte polemiche negli anni passati, dopo la pubblicazione di molti video apparsi sui social che avrebbero documentato il verificarsi di reazioni avverse, dall’inapptenza a problemi di deambulazione e coordinazione in alcuni animali che lo avevano assunto. Il farmaco aveva creato il panico tra i proprietari di cani, tanto che erano nati anche un apposito gruppo Facebook e una petizione con oltre 15mila firme.
Alcuni dei primi sintomi di reazione sono in effetti sonnolenza, letargia, mancanza di appetito e difficoltà a deambulare.
Il parere dell’Amnvi del 2017
Dall’ordine dei veterinari ci arriva una nota del Comitato per i medicinali per uso veterinario (CVMP) di EMA, secondo cui il medicinale veterinario Bravecto, per il trattamento di pulci e zecche nei cani e nei gatti, “continua ad avere un profilo di sicurezza accettabile“.
In base a “limitati dati” su gravi effetti collaterali, il Comitato aveva chiesto all’azienda produttrice un approfondimento sulle segnalazioni più rilevanti, che tenessero conto conto della razza animale, del numero dei trattamenti, delle condizioni cliniche e dei trattamenti concomitanti sul paziente.
Le conclusioni sono state che il medicinale resta “acceptably safe to use” e si è disposto un aggiornamento del foglietto illustrativo che includa le convulsioni come effetto collaterale, malgrado si tratti di una reazione avversa riportata “molto raramente, cioè in meno di un animale su 10.000 trattati“.
Precisiamo che la nota è dell’anno scorso e chissà se, dopo le indicazioni dell’FDA, cambierà qualcosa anche in Italia.
COSA FARE?
Consultare il proprio veterinario e valutare un antiparassitario adatto per il proprio animale. Chiunque, proprietari di animali domestici e veterinari, è incoraggiato a segnalare eventi avversi.
È possibile farlo inviando segnalazione ai produttori di farmaci oppure segnalando ogni sospetta reazione al Ministero della Salute e ai Centri regionali di farmacovigilanza.
Intanto, ecco qui i migliori rimedi naturali per proteggere i cani dalle pulci.
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Germana Carillo