Rarissimo astice blu finisce nelle reti dei pescatori, ma viene liberato in mare (solo perché “è speciale”)

Un astice blu pescato in Francia è stato liberato in mare in un'area protetta solo perché la sua colorazione è una rarità. Il crostaceo è stato acquistato da un grossista affinché non finisse in pentola, troppo speciale per morire come i suoi simili

Mentre le reti venivano issate un peschereccio francese non poteva credere ai propri occhi avendo davanti a sé una perla non rara, di più. Un astice blu è stato avvistato e catturato. Non è affatto una cosa che capita tutti i giorni poiché si stima che quasi ogni 2 milioni di esemplari di astice ve ne sia solamente uno di questa straordinaria colorazione poiché frutto di un’anomalia genetica.

E uno di quei singolari esemplari è stato trovato nei pressi dell’isola di Noirmoutier. Come tutti i suoi simili, pescati e bolliti vivi per finire nei piatti di rinomati ristoranti, anche questo rarissimo astice avrebbe dovuto essere destinato al commercio ittico, ma per un fortuito caso non è stato così. 

I pescatori del mercato del pesce Croix de Vie di St. Gilles hanno pensato che l’acquario di La Rochelle potesse essere interessato ad avere il crostaceo. A quanto pare, però, l’acquario disponeva già di alcuni astici blu e non sapeva che farsene di un altro ancora.

Scartata l’ipotesi vita in una vasca, non restava che vendere l’animale marino a qualche grossista. È stato Les Viviers de Noirmoutier ad aggiudicarsi il crostaceo blu, acquistandolo per la cifra di 55 euro al kg secondo quanto diffuso da fonti locali.

I piani della ditta era però altri. L’astice blu è stato infatti graziato e liberato in un’area in cui vige il divieto di pesca, l’Ile d’Yeu, affinché potesse vivere a lungo e indisturbato. Fortunato a dir poco, non c’è che dire, ma sarebbe andata comunque così se invece che di un blu brillante fosse stato un comune astice? Chiaramente no.

Un gesto di compassione? Non proprio, forse solamente la consapevolezza di voler salvare l’animale perché raro. Niente di più, niente di meno.

Non molto tempo fa anche una turista si era resa protagonista di un simile salvataggio in Sardegna. La donna non ci ha pensato due volte prima di sborsare una sostanziosa cifra per salvare un aragosta in un ristorante. L’aragosta è stata liberata in mare, nel Golfo degli Aranci, dove ci auguriamo non sia stata pescata nuovamente considerata anche il risalto mediatico che ha avuto il suo gesto.

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Fonte: Les Viviers de Noirmoutier/Facebook

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