Gli scienziati hanno scoperto che esiste anche la formica “chirurgo” che ha la sorprendente capacità di capire se una compagna formica ha un’infezione alla zampa e, di conseguenza, amputarla rosicchiandola o curarla leccandola
Sono le formiche Camponotus floridanus e sono dei veri e propri chirurghi in grado di praticare amputazioni sulle compagne ferite. Proprio così, le formiche sono anche brave a riconoscere eventuali infezioni agli arti delle altre e non solo: in caso di necessità sono capaci di tagliare letteralmente le zampe e di curare le ferite. Ma come è possibile?
Può sembrare assurdo, ma esiste esiste eccome: è la formica carpentiere della Florida, appunto, una specie comune di colore marrone che consapevolmente si prende cura dello stato di salute degli arti delle sue compagne formiche amputandoli e curandoli.
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In base al tipo di lesioni, le formiche riescono a capire se sia necessaria una amputazione con conseguente cura della ferita, o se basti solo la cura.
@greenme_it Queste formiche sono delle chirurghe straordinarie: si amputano le zampe a vicenda per un motivo molto serio! . . . #formiche #formicachirurgo #animali #imparacontiktok #cosechenonsai
Amputazione e cura degli arti
L’amputazione avviene rosicchiando l’arto finché non si stacca, la cura invece implica pulire la ferita leccandola. Ma la domanda è: perché volte amputano e a volte curano soltanto?
Gli scienziati spiegano che se la lesione è al femore, le formiche preferiscono amputare perché il danno al muscolo permette una trasmissione più lenta dei batteri, che è più rapida in caso di lesione alla tibia, che è meno muscolosa.
Per amputare ci vogliono circa 40 minuti di rosicchiamento, che sono troppi per ridurre il rischio di infezioni dalla tibia, quindi in questo caso preferiscono adoperarsi per pulire la ferita, mentre per il femore hanno più tempo a disposizione e possono amputare.
Le formiche si salvano la vita a vicenda
Grazie a questa sorprendente capacità di riconoscere eventuali infezioni e di comprendere se amputare e/o curare un- ferita, le formiche riescono a salvarsi la vita a vicenda.
Gli esperti hanno infatti notato che il tasso di sopravvivenza della formica ferita arriva fino al 95% quando viene curata, altrimenti le possibilità di sopravvivenza sarebbero tra il 14% e il 40%.
Insomma queste formiche fanno diagnosi, chirurgia e cura della ferita e gli scienziati ora vogliono capire se fanno tutto ciò consapevolmente o se si tratti di un comportamento innato. Ma soprattutto: considerando che fanno tutto senza anestesia, che sopportazione del dolore hanno?
Lo studio, dal titolo “Wound-dependent leg amputations to combat infections in an ant society”, è stato pubblicato su Current Biology.
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