Questa piccola tartaruga verde ha defecato plastica per 6 giorni consecutivi dopo il suo salvataggio

Aveva ingerito una quantità di plastica tale da espellerla per sei giorni consecutivi, rischiando la morte. Ora questa tartarughina verde è salva, ma le sue acque sono ormai un ammasso di microplastiche e plastica, il peggiore inquinante sulla faccia della Terra

Una piccola tartaruga verde Chelonia mydas è stata recuperata su una spiaggia di Sydney in gravi condizioni: una pinna mancante, ferite e un punto del carapace perforato. Il pericolo più spaventoso era però nel suo stomaco.

Ricoverata presso il Wildlife Hospital del Taronga Zoo di Sydney, la tartarughina dal peso di 127 grammi scarsi aveva ingerito una quantità di plastica impensabile tanto da defecarla per sei giorni consecutivi.

Nelle sue deiezioni vi erano frammenti di rifiuti plastici di tante dimensioni differenti. Alcuni erano così appuntiti che avrebbero potuto lacerare completamente le sue carni. 

https://www.facebook.com/tarongazoo/videos/1163017474264711

Questo è ciò che queste povere piccole creature stanno mangiando. C’è così tanta plastica in giro che le tartarughe la stanno consumando come il loro primo cibo, ha raccontato una delle veterinarie che sta seguendo la tartarughina verde.

Come questa piccola tartaruga marina sia sopravvissuta non lo sa nessuno, ma tutta la plastica nel suo stomaco avrebbe potuto ucciderla da un momento all’altro. Reti, imballaggi e microplastiche costituiscono una trappola mortale per gli abitanti dei mari.

Oggigiorno l’inquinamento da plastica rappresenta difatti una delle più devastanti minacce per l’ecosistema marino. Solamente nel Mediterraneo oltre 3.760 tonnellate cubiche di rifiuti plastici galleggiano nelle nostre acque. Si stima che l’80% delle tartarughe marine qui presenti abbiano ingerito il peggior inquinante mai prodotto dall’uomo.

Numerosi studi hanno dimostrato che le specie più esposte a questa terribile forma di inquinamento siano proprio le tartarughe marine, Caretta Caretta in primis seguite poi proprio dalle tartarughe verdi. E la storia di questa piccolo esemplare non è altro che l’ennesimo grido d’aiuto disperato dall’Oceano.

Sebbene le sue condizioni siano al momento stabili, ci vorrà molto tempo prima che possa essere rilasciata in natura con il rischio più che reale di ingerire nuovamente altra plastica dispersa nel suo ambiente.

Fonte: Reuters

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