Questa mostra italiana sul macabro business della caccia ai trofei ti sconvolgerà (è la prova dell’urgenza di vietare le importazioni)

Inaugurata presso la sede della Camera dei Deputati una mostra sul terrificante business della caccia al trofeo, una pratica attraverso la quale anche la nostra Italia si macchia di sangue contribuendo alla mattanza della fauna selvatica minacciata di estinzione. Serve un divieto nazionale

“Natura Morta. In Consegna”. Si chiama così l’esposizione inaugurata da pochissimo a Roma presso Palazzo Valdina, sede della Camera dei Deputati. Nelle sue sale vi sono in mostra gli orrori dei trofei di cacciaun business macabro alimentato anche dal nostro Paese e dall’UE, secondo importatore al mondo dopo gli Stati Uniti.

30 gli scatti di zampe tranciate, pelli di felini scuoiati, teste mozzate, zanne d’avorio. Sono i resti di animali trucidati per puro divertimento dai cacciatori di trofeo, minacciando specie simbolo della Terra.

sedia ocelot

@Britta Jaschinski/HSI

La rassegna è organizzata dall’associazione Humane Society International/Europe con il patrocinio dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente.

Le fotografie portano la firma di Britta Jaschinski, artista pluripremiata e co-fondatrice di Photographers Against Wildlife Crime, e sostengono la campagna #NotInMyWorld.

L’iniziativa intende accelerare l’introduzione di un divieto di importazione ed esportazione di trofei di caccia nello Stivale.

A differenza di altri Stati del mondo come, ultimo esempio, il Belgio, l’Italia continua a finanziare questa orribile industria. Tra il 2014 e il 2022, sono stati importati nei confini italiani 492 trofei di caccia di ippopotami, leoni, elefanti africani, rinoceronti neri e altre specie; tutti mammiferi protetti dalla CITES.

rinoceronte nero trofeo

@Britta Jaschinski/HSI

Ma mettere un freno a pratiche che sterminano le fauna selvatica e preservare la fragile biodiversità del nostro mondo non è solo possibile, è un dovere di ogni Stato. Lo chiedono anche gli stessi cittadini italiani. Il 74% della popolazione si è detta a favore di un divieto di importazione dei trofei di caccia di specie a rischio di estinzione.

La proposta di legge in Italia

La proposta di legge A.C. 37 per un divieto del commercio di trofei di caccia di animali appartenenti a specie protette è stata già depositata dall’onorevole Brambilla nel 2022. Il testo mira a introdurre un divieto di importazione, esportazione e riesportazione, da e per l’Italia, dei trofei di caccia di specie protette ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).

Ogni violazione sarà punita con sanzioni in base al livello di protezione della specie e la confisca dei trofei di caccia. Nei casi più gravi è previsto l’arresto fino a tre anni con un’ammenda fino a 200.000 euro, che diventerebbero 300.000 euro per la recidiva.

Nel luglio 2023 è stata depositata anche la proposta di legge A.S. 822, su iniziativa della senatrice Dolores Bevilacqua. L’esame della proposta, tuttavia, non è ancora iniziato.

Mostrare ai cittadini cosa siano i trofei di caccia serve a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sollecitare un intervento da parte del nostro Governo.

L’esposizione sarà visionabile fino al prossimo 21 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11:00 alle ore 19:30 con ultimo ingresso alle ore 19.00. L’entrata è libera.

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Fonti: HSILeidaa

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