Scoperta rivoluzionaria nel mondo naturale dalla costa atlantica del Brasile: il Brachycephalus pulex, una minuscola rana endemica, potrebbe aver stabilito il nuovo record come vertebrato più piccolo del mondo, sfidando le conoscenze attuali sulla morfologia e la fisica degli animali
Nel cuore dello stato di Bahia, lungo la costa atlantica del Brasile, un team di ricercatori ha fatto una scoperta straordinaria che potrebbe riscrivere i record scientifici: il Brachycephalus pulex (raganella pulce), una rana di dimensioni incredibilmente ridotte, identificata per la prima volta nel 2011, potrebbe essere il vertebrato più piccolo mai registrato.
Da quando è stata scoperta, gli scienziati hanno ipotizzato che questa rana potesse superare il record precedente per il vertebrato più piccolo del mondo. Recentemente, un nuovo studio ha fornito dati misurati con precisione sulla lunghezza dei maschi e delle femmine di questa specie, portando a conclusioni significative.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Zoologica Scripta, rivela che i maschi del Brachycephalus pulex raggiungono una lunghezza media di soli 7,10 millimetri, stabilendo un nuovo benchmark per la dimensione dei vertebrati. Questa scoperta supera le misurazioni precedenti relative alla rana Paedophryne amauensis, che deteneva il record con una lunghezza media di 7,70 millimetri per i maschi, come sottolineato da Jake Buehler:
È assolutamente chiaro: queste sono potenzialmente le rane più piccole del mondo, il che è sorprendente.
L’importanza delle piccole dimensioni nella natura
Simon Loader, zoologo presso il Natural History Museum di Londra, ha spiegato che le specie più piccole tendono a vivere in climi più caldi. Ciò è dovuto alla loro superficie corporea ridotta, che influisce sulla capacità di mantenere la temperatura corporea in ambienti freddi. Questi animali di dimensioni ridotte presentano anche adattamenti fisici unici, come specificato nello studio:
Queste rane in miniatura possono anche possedere alcune caratteristiche fisiche insolite. Le rane in miniatura tendono a perdere le dita delle zampe anteriori e posteriori, a sviluppare materiale osseo aggiuntivo sul cranio e sulle vertebre e a essere prive di altri elementi ossei.
Alcuni esemplari di Brachycephalus, inoltre, mostrano difficoltà nel salto a causa di strutture auricolari interne atipiche, che influiscono anche sulla loro capacità di udire i richiami dei potenziali partner. Sebbene questa specie detenga attualmente il record di dimensioni, gli scienziati non escludono la possibilità di scoprire vertebrati ancora più piccoli. Il maschio più minuto di raganella pulce misurato nello studio era lungo solamente 6,45 millimetri. Mirco Solé, coautore dello studio, ha spiegato che un animale più piccolo di sei millimetri sfiderebbe le attuali conoscenze di morfologia e fisica.
Luci Kirkpatrick, ecologista dell’Università di Bangor, ha sottolineato l’importanza di monitorare le specie più piccole per la loro cruciale funzione negli ecosistemi e nelle reti alimentari. Sebbene la lunghezza sia una misura chiave, la massa e il volume giocano anch’essi un ruolo fondamentale nella determinazione delle dimensioni di un animale. Inoltre, Mark Scherz, ha evidenziato che, sebbene le rane siano le vincitrici per la lunghezza, i pesci potrebbero prevalere in termini di massa o volume, data la loro conformazione corporea più snella rispetto alla forma rotonda delle rane.
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Fonte: Zoologica Scripta
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