Questa immagine ci mostra tutto il potere delle ostriche, filtri naturali che depurano l’acqua

Molto di più che prelibati molluschi ricercati dai ristoranti di lusso. Le ostriche sono filtri naturali delle acque portentosi, lo sapevi? Ma come fanno queste creature marine a depurare il loro ecosistema e perché sono ritenute preziosissime per la vita marina?

Molti le considerano una prelibatezza da servire a tavola o ordinare nelle occasioni importanti, ma le ostriche sono molluschi a dir poco sorprendenti e svolgono una funzione chiave per l’ecosistema. Può sembrare un’affermazione esagerata, ma non lo è e biologi e ricercatori ne sanno qualcosa.

Le ostriche sono ritenute a tutti gli effetti depuratori naturali dei mari in quanto filtrano l’acqua rendendola più limpida e rimuovendo le sostanze inquinanti. Tra queste vi sono l’anidride carbonica, ma anche l’azoto in eccesso che favorisce le fioriture algali.

La loro azione è così efficiente che si stima che ogni singola ostrica possa filtrare oltre 100 litri d’acqua al giorno, 50 secondo la NOAA. Ma come è possibile? Come fanno questi preziosi molluschi bivalvi a depurare mari e oceani?

È molto semplice, le ostriche aspirano l’acqua per alimentarsi facendo una primissima selezione di ciò che è commestibile e ciò che non lo è. Tutto quello che non rappresenta una forma di nutrimento si lega al muco prodotto dai molluschi e viene successivamente espulso, rendendo l’acqua più limpida.

@barmalini/123rf.com

Il processo è stato dimostrato anche nel corso di un esperimento condotto dal Maryland Seafood lungo l’Honga River. Due vasche sono state riempite con l’acqua del fiume e solamente in una inserite delle ostriche. Dopo circa 2 ore l’acqua della vasca contenente i molluschi era stata purificata.

ostriche test

@Maryland Seafood

Le particelle inquinanti rimangono imprigionate nella secrezione e si depositano sul fondo del mare risultando non più così pericolose. Questo è il motivo per cui è stato avviato un progetto con un miliardo di ostriche per rigenerare il porto di New York. 

Sappiamo che negli Stati Uniti ogni singola ostrica può filtrare circa 7 litri di acqua all’ora, possiamo quindi iniziare a pensare a cosa ciò significhi in termini di qualità dell’acqua e a quante popolazioni di ostriche dovremmo mirare in determinate aree se vogliamo ottenere benefici derivanti dalla qualità dell’acqua” ha commentato la ricercatrice Philine zu Ermgassen.

Le ostiche sono dunque un alleato nel ripulire e ripristinare gli habitat marini, formando barriere rocciose idonei alla riproduzione di altre creature del mare. Anche le ostriche, però, sono in pericolo. Un tempo questi molluschi si trovavano lungo tutte le coste americane, ora le popolazioni sono in netto declino per via della pesca eccessiva e dei cambiamenti climatici con l’innalzamento delle temperature delle acque.

Regolamentare la pesca e ricreare le barriere di ostriche significa non solo rendere le acque più sane, ma proteggere una vasta gamma di specie marine animali e vegetali che dipendono da questi molluschi.

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Fonti: NOAAThe Nature Conservancy Australia

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