30 milioni di pulcini l’anno rischiano di essere triturati vivi o soffocati anche dopo il 2026

Dopo il voto del Parlamento ad agosto 2022, il Governo è chiamato a emanare entro settembre il decreto attuativo per applicare la legge che vieta l'uccisione selettiva di milioni di pulcini maschi nell’industria delle uova

C’è ancora molto da fare per fermare la strage di pulcini maschi perché, dopo il voto in Parlamento, manca ancora il decreto attuativo del Governo che vieterebbe di fatto l’uccisione selettiva di milioni di pulcini maschi nell’industria delle uova.

Trenta milioni l’anno di questi animali rischiano di continuare a essere triturati vivi o soffocati anche dopo il 2026. A lanciare l’allarme è Animal Equality che si occupa del benessere animale e che, insieme ad altre associazioni come CIWF Italia, Animal Law e LAV, chiede con urgenza che il Governo entro settembre emani il decreto attuativo per l’applicazione della legge.

“L’Italia ha un’occasione unica per compiere una scelta rivoluzionaria per gli animali allevati a scopo alimentare. Smettere di uccidere i pulcini maschi è un dovere morale, oltre che una scelta di civiltà: il Governo italiano può dimostrare di avere a cuore l’opinione dei suoi cittadini e fare da apripista in Europa e nel mondo in tema di benessere animale. È il momento di fare la cosa giusta, invitiamo il nostro Governo a schierarsi dalla parte degli animali”, spiegano Animal Equality, CIWF Italia, Animal Law e LAV.

Da anni vi raccontiamo l’orrore dell’industria alimentare delle uova dove i pulcini maschi sono considerati scarti di produzione e vengono triturati vivi. Secondo un sondaggio condotto dall’organizzazione L214 e da YouGov nel 2022, il 78% dei cittadini italiani è contrario a questa uccisione brutale che potrebbe essere prevenuta ad esempio con la tecnica in-ovo sexing che determinare il sesso del pulcino in anticipo.

pulcini tesco

@Animal Equality

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Diversi Paesi europei – fra cui Francia e Germania – hanno già deciso di abbandonare questa pratica, in Italia a partire dal 2020, Animal Equality ha lanciato una petizione: oltre 110mila cittadini si sono schierati contro l’uccisione dei pulcini maschi.
A seguito della campagna, l’organizzazione ha promosso un emendamento alla “Legge di delegazione europea 2021”, presentato dall’Onorevole Francesca Galizia nel dicembre del 2021 e approvato da Camera e Senato.

A fine luglio 2023, alla Camera dei Deputati è stata inoltre presentata un’interpellanza per chiedere al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e a quello della Salute Schillaci di intervenire per fermare l’abbattimento selettivo dei pulcini maschi nell’industria delle uova. “Una delle pratiche più brutali e inaccettabili, un orrore legittimato unicamente dal tornaconto economico, a discapito del sentimento di empatia – ormai diffuso nella nostra società – verso gli animali”.

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Fonte: Animal Equality

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