No, non c’è niente di affettuoso nel polpo gigante dell’Acquario di Genova che ha intrappolato il sub che puliva la vasca

All'Acquario di Genova un polpo gigante ha bloccato con i tentacoli un sub addetto alla manutenzione della vasca davanti ai visitatori stupiti

Un polpo gigante ha intrappolato un sub con i suoi lunghi tentacoli, trattenendolo per alcuni minuti. Quella che vi raccontiamo non è la scena di un film, ma ciò che è accaduto davvero un paio di giorni fa all’Acquario di Genova, davanti a un gruppo di visitatori – tra cui diversi bambini – increduli. Appena notato l’addetto alla manutenzione della vasca, il giovane polpo ha usato i tentacoli per bloccare l’uomo, avvinghiandosi alle sue gambe. 

L’insolita scena è stata immortalata da diversi visitatori e dallo staff dell’Acquario che sulla pagina della struttura scrive “Il polpo gigante dell’Acquario di Genova interagisce in maniera affettuosa con il sub che si occupa della pulizia della sua vasca”. 

La reazione del sub, che ha cercato di assecondare l’animale, è stata piuttosto tranquilla. E, dopo qualche minuto di pazienza, il mollusco ha finalmente mollato la presa.

Il polpo gigante (Enteroctopus dofleini) è una delle principali attrazioni del celebre acquario ligure, che ospita invertebrati, pesci antartici, foche e pinguini. Questo cefalopode vive lungo le coste settentrionali del Pacifico, ad un profondità di circa 65 metri, ed è la specie più grande di polpo vivente. Gli esemplari adulti possono arrivare a pesare anche oltre 40 chili. La loro pelle è rugosa ed è ricoperta da piccole sacche di pigmento, chiamate cromatofori, che gli permettono di mimetizzarsi in base all’ambiente circostante.

È ormai risaputo che i polpi siano dotati di straordinaria intelligenza e percepiscano dolore (non solo fisicamente ma anche a livello emotivo), ma troppo spesso li vediamo rinchiusi nelle piccole vasche degli acquari, privati della loro libertà e della loro vera natura, come capita a tanti altri animali. Per questo nella reazione del giovane polpo nei confronti del sub non riusciamo a scorgere niente di divertente né tanto meno “affetto”, ma solo infinita tristezza per un povero mollusco costretto a vivere in cattività per il resto della sua esistenza. 

Fonte: Acquario di Genova 

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