Poco spazio nel recinto: carabinieri sequestrano elefantessa di 54 anni in un circo del Mantovano

Ad Asola, nel Mantovano, è scattato il sequestro di un'elefantessa di nome Bambi che era costretta a stare all'interno di un piccolo recinto di un circo. Un intervento che accende i riflettori sull'inferno vissuto ancora da troppi animali, sfruttati per soldi e divertimento

Blitz dei carabinieri forestali nel circo Busnelli Niuman, arrivato qualche giorno fa ad Asola (Mantova). Qui gli agenti sono intervenuti sequestrando un’elefantessa di 54 anni perché aveva poco spazio a sufficienza nel suo recinto. L’animale doveva vivere in un’area troppo ristretta, incompatibile con la tutela del suo benessere.

A darne notizia la LAV (Lega Anti-Vivisezione), che si è congratulata con il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e si augura adesso che il provvedimento possa essere confermato.

È chiaro ed evidente che le condizioni di detenzione di un elefante in un circo sono incompatibili con la sua natura e con le sue esigenze etologiche – sottolinea Frida Mori di Lav Mantova – Inoltre, le linee guida del 2006 della Convenzione internazionale per il commercio di flora e fauna del Ministero dell’Ambiente hanno determinato dei requisiti minimi di mantenimento di ognuna delle specie detenute nei circhi, elefanti compresi, e riassunte nel consentire agli animali almeno 100 mq per ogni individuo in terreno naturale, con sabbia, erba o altri materiali naturali, tronchi per lo sfregamento, possibilità di fare bagni nell’acqua (se la stagione lo consente) e giocare con rami.

Nel caso specifico, tutte queste condizioni minime non risultano essere state garantite. Come se non bastasse, la povera elefantessa è costretta a trascorrere le sue giornate in solitudine, una situazione che le provoca ulteriore stress e sofferenza.

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Quando finirà l’era degli animali nei circhi in Italia?

Sono ancora tantissimi gli animali prigionieri dei circhi (oltre che degli zoo e parchi acquatici) privati della loro essenza e trasformati in fenomeni da baraccone.

Finalmente, dopo anni di pressioni da parte di attivisti e cittadini, la scorsa estate è stata approvata dalla Camera la legge-delega che mette al bando in Italia lo sfruttamento di animali nei circhi e negli spettacoli itineranti, divieto già in vigore, in oltre 50 Paesi del mondo. Ma per passare dalla teoria alla realtà bisognerà attendere, visto che manca ad oggi il decreto attuativo.

Chiediamo alle Amministrazioni locali di adottare Regolamenti comunali più stringenti sugli attendamenti dei circhi, – invoca a tal proposito la LAV – in attesa che il Ministro della Cultura Sangiuliano presenti senza ulteriori indugi il testo del Decreto attuativo della Legge di divieto d’uso degli animali nei circhi.

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Fonte: LAV 

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