Non c'è pace per gli squali. Nonostante siano a rischio estinzione, le loro pinne continuano a essere commercializzate, spesso illegalmente. L'ultimo ritrovamento, a opera di Sea Shepherd, riguarda un grosso carico scoperto su un volo della Singapore Airlines diretto a Hong Kong
Non c’è pace per gli squali. Nonostante siano a rischio estinzione, le loro pinne continuano a essere commercializzate, spesso illegalmente. L’ultimo ritrovamento, a opera di Sea Shepherd, riguarda un grosso carico scoperto su un volo della Singapore Airlines diretto a Hong Kong.
Quest’ultimo è il più grande centro di commercio di pinne di squalo al mondo. Anche se sono ormai numerosi i provvedimenti e le iniziative per fermare il commercio illegale di pinne di squalo, purtroppo succede spesso di trovarne su navi e aerei.
L’11 maggio 2018 Sea Shepherd Hong Kong ha individuato una grossa spedizione di pinne giunta dallo Sri Lanka per la Win Lee Fung Ltd di Hong Kong. Il peso delle pinne era da capogiro, ben 980 kg, sbarcato con un volo Singapore Airlines. Eppure, la compagnia aerea, come molte altre, ne ha vietato il trasporto su tutte le sue rotte.
“Singapore Airlines è un’altra vittima di questi contrabbandieri di squali, che hanno ingannato la compagnia dichiarando che la spedizione fosse ‘pesce essiccato’ per aggirare i controlli di prenotazione interna” ha detto Gary Stokes, a capo di Sea Shepherd Global per l’Asia.
Alcune tipologie di pinne di squalo possono essere importate a Hong Kong, ma per le specie elencate dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), deve esserci un permesso. Le pinne sequestrate appartenevano allo squalo pinna bianca oceanico e allo squalo balena. Entrambe le specie appartengono all’Appendice 2 di Cites e devono avere un permesso di esportazione.
L’anno scorso Sea Shepherd Global ha condotto un’indagine di tre mesi a Hong Kong e ha scoperto spedizioni da Maersk, Virgin Australia Cargo e Cathay Pacific, tutte vittime dell’ingannevole industria delle pinne di squalo. In tutti i casi le spedizioni venivano prenotate con descrizioni vaghe come “pesce essiccato” o “prodotti marini”.
Sea Shepherd Global ha chiesto al governo di Hong Kong l’uso obbligatorio dei codici internazionali di trasporto per tutti i prodotti della fauna selvatica, al momento della prenotazione per qualsiasi merce destinata ad Hong Kong. Solo allora la dogana di Hong Kong e l’AFCD (Dipartimento per l’agricoltura, la pesca e la conservazione) avranno la possibilità di condurre ispezioni più accurate.
“Non dovrebbero più essere chiamati commercianti ma contrabbandieri di pinne di squalo e dovrebbero essere trattati come tali, sono criminali”, ha detto Gary Stokes.
Secondo il WWF, circa 100 milioni di squali potrebbero essere uccisi ogni anno, e sono spesso presi di mira per le loro pinne.
Un massacro che nonostante i divieti non sembra avere fine.
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Francesca Mancuso
Foto: Sea Shepherd