L’aviaria colpisce anche i pinguini costretti a vivere in cattività: 8 esemplari sono già morti nello zoo di Marwell, in UK

Avrebbero dovuto trovarsi in libertà sulle coste del Perù o del Cile. Invece 8 pinguini di Humboldt sono andati incontro a un drammatico destino, morendo in uno zoo del Regno Unito dopo aver contratto il virus dell'aviaria

L’influenza aviaria sta decimando la popolazione di polli, tacchini e altri animali rinchiusi negli allevamenti intensivi del Regno Unito. Ma negli scorsi giorni a causa del virus, che colpisce principalmente i volatili, hanno perso la vita persino alcuni pinguini di Humboldt, una specie a rischio estinzione.

Gli 8 esemplari deceduti si trovavano, infatti, prigionieri dello zoo di Marwell, nell‘Hampshire: quattro sono morti per le conseguenze dell’infezione, mentre gli altri sono stati abbattuti, come previsto dalla legge per gli animali che risultano positivi al virus.

Per precauzione nei giorni scorsi gli operatori dello zoo hanno messo in isolamento altri 7 pinguini (oltre a dei fenicotteri), il cui test ha dato esito negativo. A breve, però, torneranno nei loro recinti, come annunciato dai gestori della struttura.

Prima i pinguini tornano nel loro recinto, meglio è dal punto di vista del benessere. – fa sapere lo staff dello zoo – Oltre al rischio di pododermatite, una condizione che colpisce le zampe degli uccelli, sono esposti all’aspergillosi, un’infezione fungina potenzialmente fatale.

Per aiutare a ridurre questi rischi, tutti i nostri pinguini sono attualmente in cura con farmaci antifungini e le loro condizioni vengono monitorate regolarmente. In casi come questo, dobbiamo soppesare i rischi di tenerli fuori, il che consente standard di benessere molto più elevati ma  c’è il rischio di esposizione all’influenza aviaria.

Leggi anche: Il Regno Unito è alle prese con un’epidemia di influenza aviaria senza precedenti (che sta minacciando anche le pulcinelle di mare e altre specie vulnerabili)

Nel Regno Unito l’aviaria continua a far paura

Il Regno Unito è alla prese con un’epidemia di aviaria senza precedenti, che ha portato le autorità ad introdurre misure contenitive molto severe per ridurre la diffusione dei contagi. Dal 1° ottobre 2022 sono stati registrati 157 casi confermati di influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1.

L’infezione sta seminando paura fra gli allevatori e sta sterminando centinaia di animali, compresi uccelli marini e specie minacciate d’estinzione come le pulcinelle di mare (Fratercula arctica), e le albanelle (Circus cyaneus). Ed è davvero desolante pensare che a farne le spese sono persino i pinguini, che dovrebbero vivere dall’altra parte del mondo (sulle coste del Sudamerica), ma che invece si trovano costretti in cattività in recinti, circondati da visitatori ed esposti a pericolose malattie.

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Fonti: Marwell Zoo /Gov.UK

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