Le piume di dinosauro erano piene zeppe di pidocchi. Lo dimostrano due fossili di ambra

Le piume di dinosauro erano piene zeppe di pidocchi. Lo dimostrano due fossili di ambra che contengono minuscoli insetti.

Anche all’epoca dei dinosauri esistevano i pidocchi e le loro piume ne erano zeppe. A dimostrarlo due fossili di ambra rianalizzati dai paleontologi della Capital Normal University di Pechino, che si sono accorti della presenza di alcuni minuscoli insetti in due piume visibilmente danneggiate di dinosauri piumati.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, parla di un pidocchio chiamato Mesophthirus engeli, dove Mesophthirus significa letteralmente “pidocchio del Mesozoico“, risalente a 100 milioni di anni fa, che va ad aggiungersi alla lunga lista di parassiti che infastidivano i dinosauri, dalle pulci alle zecche.

L’insetto probabilmente misurava circa 0,5 mm di lunghezza e aveva una larghezza più o meno doppia rispetto a un capello umano, dimensione curiosa per l’epoca dato che solitamente i parassiti erano più grandi. Ma potrebbe anche essere che fossero pidocchi molto giovani, destinati a crescere in età adulta.

Quello che è certo è che ora il Mesophthirus engeli è ufficialmente il più antico pidocchio masticatore di piume della storia, più vecchio persino del Megamenopon rasnitsyni, pidocchio di 44 milioni di anni trovato in un fossile in Germania.

pidocchi dinosauri

Il Mesophthirus engeli aveva caratteristiche in parte simili al moderno pidocchio, anche se la bocca non era altrettanto sofisticata e su artigli e antenne erano presenti strane setole. Non volava, la testa era dominata da mandibole resistenti, antenne e zampe erano strutturate in modo tale da incastrarsi nelle piume e si cibava soprattutto di piume e dei loro resti, anche se i ricercatori ritengono non mordesse la pelle dei dinosauri, motivo per cui questi ultimi probabilmente non si accorgevano nemmeno della sua presenza.

Una scoperta importante perché è molto difficile trovare antichi pidocchi nell’ambra in condizioni così buone, e fondamentale per studiare la relazione tra antichi parassiti e i loro ospiti ottenendo informazioni preziose sull’evoluzione dei parassiti per come oggi li conosciamo.

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Photo Credit: nature.com

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