Si tratta della lumaca arborea polinesiana, totalmente scomparsa sulle isole della Polinesia francese da almeno 30 anni. Reintrodotta in natura grazie a un ambizioso progetto
Fino a una trentina di anni fa la lumaca arborea polinesiana (Partula nodosa) era molto diffusa sulle isole della Polinesia francese, perlomeno finché l’uomo non introdusse la lumaca lupo rosea al fine di eliminare la lumaca gigante africana.
La lumaca lupo rosea però annientò non solo la specie aliena ma anche quella autoctona. Tant’è che nel 1994 la lumaca arborea polinesiana venne addirittura dichiarata estinta.
Tuttavia alcuni esemplari della specie hanno continuato a sopravvivere in cattività e nell’ultimo decennio gli esperti di conservazione le hanno progressivamente reintrodotte nell’ambiente naturale. Grazie al loro prezioso lavoro, oggi le lumache arboree polinesiane delle isole di Moorea e Tahiti superano i 5500 esemplari. Si tratta di una delle maggiori reintroduzioni di animali della storia!
Paul Pearce-Kelly, coordinatore del Partula conservation programme ha dichiarato che queste lumache – sono di grande importanza culturale, ecologica e scientifica – tanto da essere ritenute – i fringuelli di Darwin del mondo delle lumache, essendo state ricercate per più di un secolo a causa del loro habitat isolato che fornisce le condizioni perfette per studiare l’evoluzione. –
Non solo, dato che si nutrono di resti vegetali in decomposizione e funghi, contribuiscono anche a mantenere in salute le foreste in cui abitano.
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