L'enorme fuoriuscita di petrolio al largo della costa meridionale della California sta causando tremendi danni alla fauna locale
È una corsa contro il tempo quella per salvare gli animali superstiti del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio in California, ma la reale portata del danno sulla fauna marina non è ancora chiara.
Il dottor Duane, veterinario californiano, è intento a curare uno dei volatili raccolti sulla spiaggia impregnata di petrolio. Da quando un oleodotto ha versato 500mila litri di greggio al largo della Orange Coast, numerosi medici si stanno impegnando per salvare gli esemplari superstiti, ma al momento solo una manciata di uccelli è stata recuperata.
Gli uccelli marini sono spesso tra le prime vittime degli sversamenti di petrolio, perché le gocce di greggio che si depositano sulla sabbia e nelle zone umide possono raggruppare le loro piume, lasciandole intirizzite. Anche i mammiferi marini possono essere colpiti, poiché rischiano di ingerire involontariamente petrolio, mentre i danni alle zone umide costiere gravano specialmente sui pesci che qui vanno a deporre le uova.
È ancora è troppo presto per avere contezza di quanti uccelli marini, mammiferi e altri animali saranno colpiti dal film oleoso che copre le aree paludose e galleggia sull’oceano.
Gli uccelli hanno una temperatura corporea elevata; usano le loro piume quasi come una muta stagna per tenersi al caldo nell’ambiente marino. Se si sporcano, la loro prima risposta è riscaldarsi il più rapidamente possibile. Ecco perché di solito arrivano a terra velocemente, in modo che possano cercare di stare al caldo.
L’oliatura è un trauma, ma una percentuale di animali compresa tra il 50 e il 75% può essere riportata in natura dopo il periodo di degenza.