Mai più pesci rossi abbandonati: l’Acquario di Parigi offre loro cure e una nuova casa

Pesci rossi, purtroppo spesso acquistati durante le fiere e nei negozi di animali. Ma altrettanto spesso abbandonati o peggio gettati negli scarichi. Per ovviare a tutto ciò, a Parigi i pesci rossi "indesiderati" potranno trovare una nuova casa all'interno deI più grande acquario della città

Pesci rossi, purtroppo spesso acquistati durante le fiere e nei negozi di animali. Ma altrettanto spesso abbandonati o peggio gettati negli scarichi. Per ovviare a tutto ciò, a Parigi i pesci rossi “indesiderati” potranno trovare una nuova casa all’interno deI più grande acquario della città.

L’Aquarium de Paris, ha creato un rifugio per i pesci rossi, offrendo una seconda vita agli animali domestici indesiderati che altrimenti potrebbero ritrovarsi scaraventati nel water.

Gli abitanti della città possono portare loro lì i loro pesci. Una volta giunti nell’acquario, essi vengono sottoposti a un controllo medico completo, eventualmente curati e dopo un mese di quarantena vengono rilasciati in un enorme vasca, decisamente più grande rispetto agli acquari domestici. Si tratta pur sempre di una “prigione dorata” ma la sorte che li attenderebbe è sicuramente peggiore,

“Alcuni di loro arrivano molto deboli”, ha detto Celine Bezault, che si prende cura dei pesci nel complesso acquario gigante che si trova di fronte alla Torre Eiffel.

Da quando è stato creato due anni fa, il servizio di salvataggio dei pesci rossi è stato utilizzato da circa 50 persone al mese e la vasca ora contiene circa 600 esemplari, per lo più la classica versione rosso-oro, oltre a quelle a strisce.

Invece di passare tutto il giorno a sbattere contro il vetro di una piccola ciotola, qui il pesce ha spazio per nuotare e tanta compagnia. Alcuni proprietari consegnano i loro animali domestici in lacrime, motivati dalla preoccupazione per il loro pesce, mentre altri sembrano sollevati per essersene liberati.

Una volta passati in una vasca più grande, alcuni subiscono una trasformazione notevole. Essere confinati in un acquario domestico di piccole dimensioni ostacola la crescita: “Possono raggiungere fino a 20-30 centimetri”, ha detto Bezault.

Per Alexis Powilewicz, direttore dell’Acquario, il servizio fa parte degli sforzi per promuovere la consapevolezza sul benessere degli animali.

“Penso che ci sia una crescente consapevolezza che il maltrattamento degli animali sia un vero problema”, ha detto Powilewicz all’AFP.

Di certo, la soluzione migliore sarebbe evitare di acquistarli o di catturarli all’interno di fiumi e laghetti ma se dopo averlo fatto si decide di non volerli più tenere, la soluzione parigina sembra il male minore, offrendo una nuova dimora a questi animali, spesso considerati al pari di oggetti e giochi per bambini.

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Francesca Mancuso

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