Il software è stato messo a punto dai ricercatori dell'Univesità di Catania e potrebbe essere utilizzato per sperimentare farmaci e vaccini
Un paziente virtuale potrebbe evitare la sperimentazione animale necessaria per testare farmaci e vaccini contro il coronavirus.
Per simulare l’infezione da covid e studiare possibili cure potrebbe infatti essere utilizzato un software chiamato Uiss (Universal Immune System Simulator), un progetto tutto italiano messo a punto da un gruppo di ricerca dell’Università di Catania.
Grazie a questo software, già utilizzato in passato per studiare tubercolosi e malattie autoimmuni, è possibile ridurre sensibilmente l’uso di cavie poiché il paziente virtuale consente di scartare farmaci inizialmente promettenti ma che in realtà si rivelano poco efficaci, senza ricorrere a test su animali.
I ricercatori stanno lavorando a un dossier da sottoporre alla task force sull’Innovazione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA): se l’utilizzo del paziente virtuale dovesse essere approvato dall’EMA, il software potrebbe essere messo a disposizione della comunità scientifica e trovare impiego anche per la sperimentazione di farmaci contro altre patologie, con un enorme risparmio di cavie, oltre che di tempi e costi.
Fonti di riferimento: ANSA/Younipa
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