Pappagalli che si videochiamano con il tablet e l’assurda teoria dell’internet animale contro la solitudine

I pappagalli sanno utilizzare i dispositivi mobili, come i tablet, e, addestrati adeguatamente, sono in grado di effettuare videochiamate e guardare video di altri pappagalli. Ma non è tutto. Gli scienziati hanno scoperto che, potendo scegliere, i pappagalli preferiscono video chiamarsi tra di loro invece di guardare video di altri pappagalli.

Gli scienziati dell’Università di Glasgow hanno scoperto che i pappagalli non solo sanno utilizzare i tablet, ma si videochiamano tra loro su Messenger: lo studio è affascinante, ma i ricercatori invitano a riflessioni assurde per contrastare la solitudine degli animali.

Pappagalli in videochiamata, lo studio

Per giungere alle loro conclusioni, gli scienziati hanno preso in esame 9 pappagalli, ognuno di loro viveva da solo in casa con esseri umani.

Ai pappagalli sono stati mostrati video pre registrati degli altri pappagalli partecipanti allo studio e poi sono stati messi in contatto tra loro attraverso videochiamate in diretta effettuate con un tablet messo a disposizione.

Poi i proprietari hanno insegnato ai pappagalli a suonare una campanella ogni volta che volevano utilizzare il tablet e potevano scegliere se guardare i video pre registrati degli altri pappagalli che partecipavano allo studio, o video chiamarli su Messenger.

Meglio videochiamarsi che video guardarsi

I pappagalli preferiscono video chiamarsi, fanno sapere gli scienziati che spiegano che, dai dati raccolti in sei mesi, è emerso che i 9 pappagalli hanno totalizzato 561 minuti di chiamate dal vivo e 142 minuti guardando contenuti video degli altri pappagalli.

Diversamente da quando guardavano i video, i pappagalli erano più attivi e partecipativi quando erano in videochiamata e mettevano  in pratica comportamenti che di solito hanno quando si incontrano dal vivo.

Questo potrebbe dimostrare che effettivamente capivano di essere in contatto diretto con gli altri pappagalli, pur essendo di videochiamata.

E fin qui lo studio è molto interessante.

Il lato oscuro della ricerca: l’animal internet

Questo studio ha però un aspetto inquietante e riguarda la successiva analisi dei ricercatori che si soffermano sul concetto di “animal internet”  (Internet animale) ritenendo che quanto scoperto potrebbe aiutare un domani i pappagalli che, vivendo in casa, si sentono soli perché non possono avere la vita sociale tipica della loro specie.

Insomma ci si immagina di affrontare la solitudine di un pappagallo domestico attraverso le videochat invece di concludere che, forse, sarebbe meglio evitare direttamente di tenere in casa un pappagallo da solo che starebbe meglio nel suo habitat con i suoi simili.

Ma non ti sembra lo stesso che sta accadendo a noi esseri umani?

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