Chun Sheng è un cucciolo di panda nato allo zoo, in pieno lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus. Immagini che fanno riflettere
Chun Sheng è un cucciolo di panda nato allo zoo, in pieno lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus. Le immagini che lo mostrano mentre insegue il custode perché non vuole rimanere da solo, ci fanno tanta tenerezza. Ma anche tristezza.
Il piccolo panda è nato il 21 marzo, proprio quando questo zoo cinese ha dovuto chiudere i battenti per via del Covid-19. È il terzo cucciolo di Zhi Zhi, un panda di 11 anni, che nel 2017, aveva dato alla luce una coppia di gemelli maschi.
Tutti animali nati in cattività che non conosceranno mai il loro habitat naturale, ma vivranno in un ambiente asettico, come ben si intravede da queste immagini. Ecco che Chun Sheng ha sviluppato questo senso di attaccamento verso il custode. Il punto è che i panda non vivono in branco, ma preferiscono una vita solitaria, usando gli odori per demarcare il territorio ed evitarsi a vicenda.
Ma il cucciolo nella sua breve vita ha visto solo i suoi custodi e adesso che ha sette mesi si fa accarezzare e prendere in braccio come fosse un animale domestico. Questo anche perché essendo nato prematuro è stato messo in incubatrice e quindi abituato al contatto umano.
https://www.youtube.com/watch?v=V9lhJsKvq8M
Scene come queste, a primo impatto, potrebbero suscitare tanta tenerezza: è innegabile il cucciolo di panda è bellissimo, ma deviare il suo normale comportamento è contro natura. In questo zoo cinese poi, gli animali vengono umanizzati in ogni modo: ci sono sale parto, strutture sportive, vere e proprie palestre con giochi in bambù, si festeggiano i compleanni con le torte e incontri organizzati per far accoppiare maschi e femmine.
Siamo proprio sicuri che questo si possa chiamare benessere animale? La risposta sta forse in un’altra storia che vi avevamo raccontato, quella dei due panda che dopo 10 anni di tentativi in uno zoo, si sono accoppiati naturalmente non appena il parco è stato chiuso per il lockdown, a dimostrazione dell’inutilità di questi luoghi, oltre che delle sofferenze che infliggono loro.
Fonte: IPanda
Leggi anche: