Le strade di Pamplona tornano a macchiarsi di sangue: dopo due anni di sospensione per via della pandemia, è ricominciata la sfrenata e pericolosa corsa dei tori in onore di San Firmino. Una tradizione anacronistica e crudele che andrebbe abolita al più presto
Abbiamo sperato fino all’ultimo che la tradizionale corsa dei tori di Pamplona venisse finalmente abolita, dopo la sospensione dell’evento a causa della pandemia di Covid-19. Ma ci risiamo. Dopo due anni di stop per motivi di salute pubblica, sono ricominciati i festeggiamenti per San Firmino, nella capitale della regione spagnola di Navarra.
Le celebrazioni sono iniziate ufficialmente ieri e proseguiranno fino al 14 luglio. Saranno giorni di festa, musica e concerti, ma per i tori non ci saranno proprio nulla da festeggiare.
Il momento più atteso e celebre della manifestazione è infatti l’Encierro, la sanguinaria corsa dei tori verso Plaza de Toros. Ogni mattina, fino alle fine delle celebrazioni in onore del santo patrono di Pamplona, decine di tori sono costretti a correre per le strade piene zeppe di persone che provengono da ogni parte del mondo per prendere parte a questa folle tradizione, risalente al Medioevo. Il numero dei partecipanti varia da 2000 a 3500 circa. Alla corsa prendono parte adulti e ragazzi, in preda all’adrenalina; per non essere attaccati dai tori devono essere molto veloci e schivare le loro corna.
Il primo Encierro – questo è il nome della corsa – si è svolto ieri ed è durato 2 minuti e 35 secndi e già si contano i primi feriti, anche se non gravi (per lo più contusioni). Puntualmente, ogni anno, si assiste a scene drammatiche: persone incornate e ferite, incidenti, tori fuori controllo e talvolta ci scappa anche il morto.
Nel corso dell’edizione del 2019 della festa sono state 9 i feriti durante la corsa. Da diversi anni le associazioni animaliste chiedono la fine dell’era della corsa dei tori e delle corride in tutta la Spagna, ma le istituzioni di Pamplona e gli organizzatori non hanno alcuna intenzione di cedere.
Per quest’anno c’era da tempo grande trepidazione per l’evento trepidazione, visto che si celebra anche centenario dall’inaugurazione della Plaza de Toros della città, teatro della mattanza dei tori.
Sapere che le strade di Pamplona torneranno a macchiarsi di sangue ci fa quasi rimpiangere i tempi del lockdown…
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Fonte: Pamplona Fiesta
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