Calci, insulti e colpi con tubi di ferro: orrore nell’allevamento di ovini più grande d’Italia

Presi a calci, insultati e colpiti con tubi di ferro. L’ennesimo orrore, quello documentato da Essere Animali, all’interno della Ovimilk srl in provincia di Brescia dove 5mila ovini tra pecore, agnelli e montoni sono rinchiusi in capannoni di cemento.

Presi a calci, insultati e colpiti con tubi di ferro. L’ennesimo orrore, quello documentato da Essere Animali, all’interno della Ovimilk srl in provincia di Brescia dove 5mila ovini tra pecore, agnelli e montoni sono rinchiusi in capannoni di cemento.

Una vita in gabbia senza possibilità di andare mai al pascolo. Ecco cosa succede all’interno di un allevamento intensivo, il più grande d’Italia  dove le pecore sono indotte a parti continui così da produrre latte, che verrà utilizzato per fare soprattutto formaggio.

“Durante gli spostamenti o le fasi di mungitura, alla minima resistenza gli animali vengono maltrattati. In un caso per braccare un montone un operaio lo cavalca per diversi metri. A queste violenze si aggiungono poi le conseguenze dell’allevamento intensivo”, dice Essere Animali.

allevamenti ovini

Stessa sorte per gli agnelli maschi, uccisi a soli 30 giorni di vita per la loro carne. Nell’allevamento ci sono 5mila animali.

MACCHINE DA LATTE

Per tutta la loro vita le pecore vengono munte 2 volte al giorno, per 8 mesi l’anno. Una produzione innaturale che esige animali giovani e prestanti. Per questo le pecore vengono mandate al macello a soli 5-7 anni, mentre potrebbero viverne 12.

allevamenti ovini

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MAI AL PASCOLO

Con l’allevamento intensivo si ottiene una maggior produzione di latte ma peggiorano drasticamente le condizioni degli animali. In questo sistema, chiamato a stabulazione fissa, dice Essere Animali, gli ovini non vanno mai al pascolo e sono alimentati con mangimi ad alto rendimento.

allevamenti ovini

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Dominella Trunfio

Foto: Essere Animali

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