La vicinanza del proprio animale domestico può incidere positivamente sull'umore di una persona malata, disponendola meglio a ricevere le cure di cui ha bisogno e facilitando il lavoro dei medici: è questo quello che devono aver pensato i responsabili dell'Azienda ospedaliera d Treviglio, in provincia di Bergamo, nell'approvare un regolamento che consentirà l'accesso in corsia a cani, gatti e conigli di proprietà dei pazienti ricoverati.
La vicinanza del proprio animale domestico può incidere positivamente sull’umore di una persona malata, disponendola meglio a ricevere le cure di cui ha bisogno e facilitando il lavoro dei medici: è questo quello che devono aver pensato i responsabili dell’Azienda ospedaliera d Treviglio, in provincia di Bergamo, nell’approvare un regolamento che consentirà l’accesso in corsia a cani, gatti e conigli di proprietà dei pazienti ricoverati.
Sono moltissime le persone che considerano il proprio cane o gatto non un semplice animale domestico, ma un amico, parte integrante della propria quotidianità e membro a tutti gli effetti del proprio nucleo familiare. Non stupisce, quindi, che la separazione dal proprio amico animale possa essere vissuta come un evento estremamente drammatico, soprattutto se dovuta ad una malattia e alla necessità di un ricovero in ospedale.
L’Ospedale di Treviglio ha scelto di affrontare il problema, riconoscendo esplicitamente i benefici che il perdurare del rapporto con un animale ha sulla salute del paziente. Il Regolamento per l’accesso alle strutture dell’Azienda di animali domestici, presentato ieri alla presenza del Direttore Generale, Cesare Ercole, e del Direttore Sanitario, Santino Silva, stabilisce infatti che cani, gatti e conigli potranno essere ammessi nelle strutture ospedaliere nel corso dell’orario dedicato alle visite, previa richiesta scritta da parte del paziente e nel rispetto di regole igienico-sanitarie precise e dettagliate. L’iter burocratico è complesso, ma non insormontabile.
In particolare, il regolamento permette agli animali di avere accesso a tutte le strutture dell’Azienda ospedaliera, con l’esclusione dei reparti di anestesia e rianimazione, chirurgia generale, ostetricia-ginecologia, unità cure coronariche, stroke unit e terapia sub intensiva.
Per poter essere ammessi, i cani dovranno essere iscritti all’Anagrafe Canina Regionale ed essere muniti di relativo certificato o del Passaporto identificativo. Il loro accompagnatore dovrà essere in grado di esibirne il libretto sanitario, in cui devono essere elencati tutti trattamenti antiparassitari e le vaccinazioni eseguite, e di presentare un certificato di buona salute rilasciato dal veterinario di fiducia. Queste ultime disposizioni, libretto sanitaro e certificato, sono necessarie anche per gatti e conigli.
I cani dovranno essere condotti con un guinzaglio di lunghezza non superiore al metro e mezzo e avere al seguito la museruola, in modo da poterla utilizzare in caso di rischio. Per gatti e conigli sono invece necessari il trasportino o il guinzaglio. Le condizioni per l’ammissione saranno verificate dal coordinatore infermieristico che, prima di dare il via libera, dovrà chiedere il consenso agli altri pazienti della camera.
Il nuovo regolamento anticipa una proposta di legge ancora in discussione presso la Regione Lombardia che, se approvata, introdurrà il libero accesso degli animali domestici accompagnati dal proprietario in tutti i luoghi pubblici.
La svolta dell’Ospedale di Treviglio è stata inaugurata dalla visita al reparto di pediatria di Memole, un Golden Retriever che, accompagnato da Gigi Ferrarese, fondatore della Oliverdream onlus, ha regalato un momento di gioia ed entusiasmo ai piccoli degenti.
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