Riqualificati 400 metri quadri dell'ex macello fiorentino per fare spazio a un ospedale veterinario pubblico per animali abbandonati, randagi e selvatici
Da luogo di sfruttamento e morte a centro di ricovero e cura per gli animali: una parte dell’ex macello monumentale di Firenze è stata riconvertita e adibita a ospedale veterinario.
La nuova sede di Igiene urbana veterinaria dell’Azienda sanitaria toscana è stata inaugurata ieri, venerdì 12 luglio, e nella struttura sono già stati ricoverati cinque animali: tre cani, una poiana e una volpe.
Nel nuovo ospedale non saranno infatti curati solo animali d’affezione come cani, gatti e conigli ma troverà accoglienza anche la fauna selvatica tra cui scoiattoli, cervi, caprioli, daini e lupi.
Il nuovo centro fiorentino mette a disposizione un ambulatorio, una sala chirurgica e due locali degenza per la cura degli animali domestici, abbandonati, randagi e selvatici e dispone inoltre di un’area direzionale e di una sala dedicata a corsi di formazione.
Stefania Saccardi, assessore regionale al diritto alla salute, è intervenuta durante l’inaugurazione della nuova struttura:
Questo servizio rappresenta un elemento di civiltà della nostra regione in cui abbiamo un sistema che considera tutti gli aspetti sanitari del nostro territorio e quindi si occupa anche del soccorso e della cura degli animali randagi. In particolare a Firenze per questa finalità, è stato recuperato uno spazio dove gli animali prima venivano uccisi, ora ridestinato a luogo di salvataggio e questo grazie a un investimento importante e necessario e alla sinergia tra Comune, Azienda e Associazioni del volontariato – ha commentato l’assessore
Per fare posto al nuovo ospedale veterinario è stata ristrutturata una superficie di circa 400 metri quadrati dell’ex macello.
È stata mantenuta l’architettura originale voluta da Giuseppe Poggi nel 1865 e la ristrutturazione dei locali ha richiesto un investimento economico totale di oltre 600mila euro.
La nuova struttura risponde alle richieste degli oltre 5000 cittadini che ogni anno si rivolgono agli uffici del presidio fiorentino: in Toscana un abitante ogni otto è infatti proprietario di un cane e gli animali di affezione registrati all’anagrafe sono quasi 30mila solo nel territorio fiorentino.
Il centro veterinario nasce anche per tutelare e curare i numerosi animali selvatici del territorio ed è inoltre uno strumento per combattere il randagismo attraverso la sterilizzazione e favorendo l’adozione degli animali abbandonati.
Dall’inizio della sua attività, alla fine dell’800, nell’ex macello sono stati uccisi milioni di animali: speriamo che da oggi in avanti se ne possano salvare altrettanti in questo nuovo ospedale.
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Tatiana Maselli
Photo credit Usl Centro