Cucciolo d’orso riabbraccia la madre dopo essersi perso: è il primo caso in Italia

Un cucciolo d'orso ha ritrovato la madre dopo essersi perso per diverse settimane, un caso mai documentato in Italia prima d'ora.

Un dolcissimo cucciolo d’orso è riuscito, dopo essersi perso a Ferragosto, a ritrovare la madre e stando ai tecnici del Parco Nazionale d’Abruzzo, non era mai successo prima in Italia.

Il cucciolo di bruno marsicano stava bene ma purtroppo si era smarrito a Pescasseroli, in provincia dell’Aquila. Gli operatori del Parco si sono attivati per capire cosa gli fosse accaduto, ovvero se si fosse perso, se fosse stato abbandonato dalla madre o se quest’ultima fosse morta, le ipotesi più plausibili.

Dopodiché, in accordo con l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra) e il Ministero dell’Ambiente, i Tecnici del Servizio Scientifico e di Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise hanno deciso di catturarlo e riportarlo in quota, in una zona popolata da molte femmine d’orso.

Il cucciolo si è allontanato rapidamente, continuando a essere monitorato a distanza dal personale del Parco. Il 17 agosto, dopo due giorni dal momento del rilascio, l’orso si è ricongiunto a una femmina con due piccoli e da allora continuano a girare tutti insieme.

Una vera fortuna perché sebbene il cucciolo potesse sopravvivere, dato che già a 6-7 mesi i piccoli orsi sono autosufficienti dal punto di vista alimentare, come specifica il Parco sulla propria pagina facebook, avrebbe corso in solitudine molti più pericoli.

Il Vicepresidente del Parco Augusto Barile ha colto l’occasione di questa storia a lieto fine per sottolineare ai turisti l’importanza del rispetto delle regole, per garantire la tranquillità degli orsi, in modo da tutelarli il più possibile:

“Questa storia a lieto fine, diversamente dall’altra ci offre uno spunto per ragionare sulla necessità di rispettare le regole e le indicazioni dell’Ente Parco. La chiusura temporanea di alcuni sentieri che attraversano i ramneti cosi come il divieto di abbandonare i tracciati ufficiali hanno proprio lo scopo di garantire la tranquillità degli orsi in questa fase critica del ciclo vitale. La conservazione dell’orso dipende da ciascuno di noi”.

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Laura De Rosa

Photo Credit: Facebook

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