I cambiamenti climatici aumentano i conflitti tra uomini e predatori, gli orsi polari alla ricerca di cibo si avvicinano sempre di più ai centri urbani, mettendo a rischio la loro vita e la sicurezza delle comunità.
I cambiamenti climatici aumentano i conflitti tra uomini e predatori, gli orsi polari alla ricerca di cibo si avvicinano sempre di più ai centri urbani, mettendo a rischio la loro vita e la sicurezza delle comunità.
Entro i prossimi 35 anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare esistente. A lanciare l’allarme è il WWF alla vigila della giornata mondiale dell’orso polare, che si celebra il 27 febbraio.
Secondo l’associazione, infatti, il cambiamento climatico non aumenta solo il rischio di estinzione per le specie, ma anche i possibili conflitti tra fauna selvatica e uomo. Gli animali cercano nuove risorse per adattarsi alla rapida diminuzione degli habitat, e spesso le risorse più facili da trovare sono negli insediamenti umani.
Gli orsi si avvicinano agli insediamenti umani proprio per cercare cibo di facile accesso: le banchise polari si stanno assottigliando e gli orsi non riescono più a cacciare foche per nutrirsi.
Il periodo più importante per l’alimentazione degli orsi polari è proprio la stagione estiva, quando devono mangiare grandi quantità di grasso di foca, accumulando le riserve per i mesi più freddi e difficili. Il riscaldamento del pianeta sta portando a una drammatica riduzione dei ghiacci marini estivi, riducendo l’habitat di caccia della specie. Se il riscaldamento del pianeta continuerà a questa velocità già nel 2040 per l’orso polare potrebbe non esserci più ghiaccio marino estivo.
Allontanarli senza ucciderli
La prima “pattuglia a tutela dell’orso polare” è stata inviata nel 2006 a Chukotka, in Russia nord-orientale, dove si occupava di allontanare gli animali che creavano problemi, senza però sparare per fermarli. Oggi il WWF continua a sostenere squadre in Alaska, Canada, Groenlandia e Russia.
“Le soluzioni possono essere la messa in sicurezza delle risorse di facile accesso, come rifiuti organici che attirano gli orsi, e lo sviluppo di tecniche di dissuasione nei casi specifici di orsi che frequentano assiduamente i luoghi abitati”, spiega Isabella Pratesi, direttore conservazione del WWF Italia.
In Groenlandia si sta lavorando per rendere i villaggi abitati meno attraenti per gli orsi, attirati soprattutto dal cibo. Nella discarica di Ittoqqortoormiit sono stati attivati sensori termici e a infrarossi che rilevano la presenza di diverse specie (si distinguono cani dagli orsi, per esempio) e inviano avvisi al cellulare di uno dei membri della pattuglia.
Quanti sono gli orsi polari
Oggi la popolazione di orsi polari è stimata tra i 22.000 e 31.000 individui, il 60% dei quali si trovano in Canada. Alcuni studi, basandosi sul trend di fusione dei ghiacci polari e sulla drammatica scomparsa dell’ habitat idoneo e delle sue risorse, stimano che entro i prossimi 35 anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare esistente.
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Dominella Trunfio
Foto cover: © Brigitte Thieme/WWF