Mamma orsa e i suoi cuccioli annegano in vasca non protetta: l’ennesima tragedia che poteva essere evitata

Tre orsi marsicani sono annegati al confine della zona protetta del Parco nazionale dell’Abruzzo e Molise, in una vasca per la raccolta dell’acqua perché non sono riusciti a risalire. Si tratta di una mamma con i suoi due cuccioli.

Tre orsi marsicani sono annegati al confine della zona protetta del Parco nazionale dell’Abruzzo e Molise, in una vasca per la raccolta dell’acqua perché non sono riusciti a risalire. Si tratta di una mamma con i suoi due cuccioli.

Sono stati recuperati in località “le fossette” tra i Comuni di Balsorano e Villavallelonga, nella Zona di Protezione esterna del Parco quando ormai era troppo tardi. Mamma orsa di circa 10 anni e suoi due cuccioli, un maschio e una femmina, si sono spinti troppo, forse per abbeverarsi, e sono caduti nella vasca.

La segnalazione è avvenuta da un escursionista che ha allertato il Parco, poi per il recupero degli orsi è stato necessario l’intervento di un elicottero messo a disposizione dai Carabinieri forestali, poiché la località in alta quota è raggiungibile solo a piedi.

Le carcasse sono state trasportate a Pescasseroli e sono in queste ore sottoposte ad esame necroscopico per accertare o escludere che non ci siano altre cause di morte. Il servizio di sorveglianza, in raccordo con la Procura di Avezzano, ha adottato tutti gli atti di polizia giudiziaria in relazione alla morte degli orsi.

Orsi: due erano morti nel 2010

Ma in quella stessa vasca, nel 2010 erano già morti due orsi. La zona in cui si trova è proprietà privata. Nel 2012, erano stati realizzati dai proprietari interventi di messa in sicurezza con il supporto Corpo Forestale dello Stato, ma evidentemente non sono più adeguati a garantire l’incolumità di persone e animali.

“Su segnalazione dell’Associazione Salviamo L’Orso il servizio di sorveglianza del Parco ha provveduto a verificare la situazione e l’Ente, pur trattandosi di una proprietà privata fuori dai confini del Parco, nelle scorse settimane ha intimato ai proprietari di realizzare adeguate misure di protezione,fornendo anche la consulenza tecnica per una soluzione efficace e definitiva del problema. Purtroppo, a tutt’oggi, non è stato realizzato alcun intervento”, spiega il Parco.

orsi abruzzo1
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Una grave perdita

“Siamo di fronte a una perdita gravissima per l’esigua popolazione di orsi marsicani – dichiara il Presidente del Parco in una nota – che rischia di vanificare i tanti sforzi compiuti quotidianamente per ridurre la mortalità e per avere un numero di femmine riproduttive più alto. L’episodio ripropone la necessità di interventi più incisi per garantire la conservazione dell’orso marsicano, soprattutto fuori dal territorio del Parco, dove l’autorità e la funzione dell’Ente sono normativamente meno incisivi ed efficaci”.

Di chi sono le responsabilità?

Se lo chiede Stefano Orlandini di Salviamo L’Orso in una luna nota stampa:

“Come potranno mai giustificare il loro comportamento i proprietari del fondo che ricavano reddito dal suo affitto ma non spendono qualche centinaio di euro per evitare che anche delle persone possano rischiare la vita?Quale giustificazione può accampare il Comando regionale dei Carabinieri Forestali a cui è demandato il controllo del territorio boschivo montano?Quante volte in un anno i Carabinieri Forestali effettuano un sopralluogo sulla Serralunga?”.

orsi annegati

E continua:

“Ma la Serralunga è forse far west, territorio non soggetto alla legge? Il Comune di Villavallelonga non aveva forse l’obbligo anch’esso di richiedere la messa in sicurezza del vascone o in alternativa il suo smantellamento?L’Ente Parco manda i suoi tecnici e i guardaparco a fare monitoraggio in quell’area regolarmente per cui una volta rilevato il pericolo posto dalla vasca avrebbe dovuto provvedere immediatamente, salvo poi denunciare i proprietari e rivalersi su di loro o questo è chiedere troppo a coloro che hanno l’onere e l’onore di lavorare per la conservazione dell’orso più raro al mondo?”.

Infine l’amara constatazione:

“La nostra rabbia è grande perché perdite assolutamente ingiustificabili come queste, causate da pigrizie ed inefficienze imperdonabili, vanificano l’impegno e il duro lavoro di tante persone perbene”.

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Dominella Trunfio

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