Orsi del Trentino in pericolo: la legge, tra le più crudeli mai proposte, che potrebbe costare cara agli animali (e all’Italia)

Le associazioni animaliste si appellano al Governo affinché impedisca il massacro degli orsi in Trentino, autorizzato dalla legge ursicida. La norma consentirà infatti di abbattere fino a 8 esemplari l'anno, una strage in poche parole

L’approvazione della cosiddetta “legge ammazza-orsi” in Trentino ha scatenato accese polemiche in tutta Italia. Il provvedimento, presentato dall’assessore alle foreste Roberto Failoni, è stato contestato duramente per la sua linea d’azione.

Consentirà infatti di uccidere fino a 8 orsi l’anno, nel tentativo di ridurre con forza i conflitti sul territorio. Il disegno legge ha suscitato l’ira delle associazioni animaliste italiane e le principali sigle hanno annunciato battaglia su ogni fronte per salvare gli orsi trentini.

Una coalizione di nove organizzazioni formata da Oipa Enpa, Fnpn, Lac, Lav, Leidaa, Leal, Lipu e Lndc Ap ha fatto appello al Governo affinché la legge della Provincia autonoma di Trento venga impugnata dinanzi alla Corte Costituzionale.

L’istanza è stata inviata al presidente del Consiglio Meloni, al ministro per gli Affari regionali e le autonomie Calderoli e al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin oltre che alla Commissione Europea – Direzione generale Ambiente.

La legge trentina viola i principi di gestione e tutela dell’orso bruno, specie che ricordiamo il Trentino ha deciso di reintrodurre sul Brenta nell’ambito del progetto europeo Life Ursus.

Le associazioni sono in totale disaccordo con la politica attuata dalla Provincia autonoma di Trento e considerano la legge ursicida “un atto violento e crudele”. Eliminare un numero di orsi l’anno non inciderà sulla sicurezza pubblica.

La scelta di procedere tramite l’abbattimento non si avvicina neanche lontanamente alle misure di prevenzione individuate dai comitati scientifici. Non scongiura attacchi e tragedie e non educa la cittadinanza al rispetto della specie quanto piuttosto all’odio verso gli orsi.

La legge della Pat potrebbe costare all’Italia. Non è da escludere che la Commissione Europea decida di aprire una procedura d’infrazione. L’Italia ne sa già qualcosa in materia gestione della fauna selvatica.

Le nove sigle attendono una risposta dal Governo, confidando in un intervento deciso che ostacoli la morte di 16 orsi nel prossimo biennio.

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Fonte: LEAL

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