Nuova ordinanza di cattura per l’orsa Gaia. Rischia di essere rinchiusa per sempre nel recinto del Casteller

L'orsa, accusata di aver aggredito due uomini, dovrà essere rinchiusa a vita nel recinto del Casteller, dove sono già reclusi altri due orsi

Non c’è pace per Gaia-JJ4. L’orsa, accusata di aver aggredito due uomini, dovrà essere rinchiusa a vita nel recinto del Casteller, dove sono già reclusi altri due orsi, DJ53 e M57. La vicenda di questa mamma orsa si fa sempre più triste e intricata.

Purtroppo, secondo quanto ha appena reso noto la Lav, ill Presidente della Provincia di Trento si è opposto alla decisione del TAR Trentino, che su richiesta della stessa Lav aveva sospendeso l’ordinanza nella parte in cui prevedeva l’uccisione dell’orsa. Uccisione disposta dal Trentino:

L’animale sembraba salvo ma la Provincia Autonoma di Trento ha risposto con una nuova ordinanza, emessa l’11 agosto ma di cui la LAV è venuta a conoscenza solo ora, che impone non solo la cattura di JJ4/Gaia ma anche la reclusione a vita nel recinto del Casteller.

“La nuova ordinanza si basa su una interpretazione strumentale, da parte di Fugatti, della Relazione tecnica del Corpo Forestale Trentino, diretto dalla stessa Provincia, e ignora tutte le forti evidenze che indicano la necessità di ulteriori indagini e approfondimenti per definire se l’orsa sia realmente pericolosa o meno, e che le risparmierebbero l’applicazione della massima gravità nella scala del Pacobace” spiega la Lav.

Secondo il rapporto della Forestale, infatti, sembra che l’orsa si sia accorta della presenza dei due uomini, usciti dal sentiero solo all’ultimo istante, quando questi sono sbucati dietro un dosso. Inoltre, secondo la relazione uno due uomini teneva in mano un seghetto, poi rinvenuto dai Forestali a terra con la lama spezzata in due e con sopra dei peli di orso. Tali elementi farebbero ipotizzare a una situazione

“nella quale le reazioni delle due persone possono avere fortemente contribuito a trasformare un falso attacco in un attacco vero e proprio” prosegue la LAV. “Noi continueremo a chiedere che sia fatta chiarezza su quanto accaduto, e che siano avviate ulteriori indagini per verificare se il contesto nel quale è avvenuto l’incontro, e le conseguenti azioni compiute dalle due persone coinvolte, siano state le reali cause di quanto accaduto, scagionando così l’orsa e i suoi cuccioli” .

La vicenda di JJ4

JJ4 era stata accusata di aver aggredito due persone sul monte Peller il 22 giugno scorso ma fin da subito la vicenda era apparsa poco chiara. Il racconto di un uomo di 59 anni e del figlio 28enne non avevano convinto fino in fondo. I due uomini hanno raccontato di aver perlustrato la zona. A un certo punto si sarebbero imbattuti in un orso che li avrebbe aggrediti. Secondo le successive ricostruzioni, i due uomini si trovavano a 1500 metri e l’orso era Gaia, una mamma pronta a difendere i propri cuccioli. Su di lei era stata emanata un’ordinanza per l’abbattimento, a cui erano seguiti una serie di ricorsi.

E adesso arriva il nuovo capitolo di questa saga che sembra infinita e che condanna ancora una volta un animale, probabilmente colpevole di aver difeso solo i propri figli.

Fonti di riferimento: Lav

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