Thomas Cook, il tour operator che non venderà più biglietti per parchi acquatici con orche in cattività

Stop ai biglietti per i parchi acquatici in cui ci siano orche in cattività. Una presa di posizione netta quella del colosso britannico dei viaggi Thomas Cook che si è impegnato a rimuovere dal proprio sito la possibilità di acquisto.

Stop ai biglietti per i parchi acquatici in cui ci siano orche in cattività. Una presa di posizione netta quella del colosso britannico dei viaggi Thomas Cook che si è impegnato a rimuovere dal proprio sito la possibilità di acquisto.

Una bella svolta quella della Thomas Cook, tour operator del Regno Unito che promette che la prossima estate smetterà di vendere biglietti per tutte quelle strutture dove ci sono orche in cattività. La nuova politica comporterà che SeaWorld in Florida, una delle attrazioni più famose al mondo, e il Loro Parque di Tenerife verranno rimossi dal sito e dagli opuscoli della ditta.

Secondo l’amministratore delegato Peter Fankhauser, la decisione non è stata presa a cuor leggero, ma dietro si nasconde il cambiamento di aspettative della clientela. Sempre più persone si stanno rendendo conto che far vivere gli animali lontano dal proprio habitat o farli nascere e crescere in cattività va contro natura. E mentre in Italia è in corso un graduale superamento del circo con animali, sempre più strutture turistiche stanno adottato una svolta green.

E non è semplice. Soprattutto perché la Thomas Cook vende oltre 10mila viaggi giornalieri all’anno per il SeaWorld Florida.

“Ho le idee ben chiare su che tipo di azienda vogliamo essere, per questo non possiamo ignorare la voce dei nostri clienti”, dice Peter Fankhauser.

Secondo un’indagine interna dell’azienda, oltre il 90% dei clienti desidera il benessere degli animali, certo poi nei fatti è tutto da vedere, soprattutto se consideriamo il numero dei biglietti venduti. Tuttavia, il tour operator aveva già eliminato dai proprio opuscoli 29 attrazioni che non rispettavano gli standard minimi stabiliti da Abta, che fissa le linee guida per gli animali nel turismo.

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Da quando abbiamo avuto questa svolta ci rendiamo conto che il turismo ga un ruolo fondamentale verso la cessazione di pratiche che in qualsiasi modo danneggiano gli animali”, continua Fankhauser.

Come vivono gli animali nei parchi acquatici, zoo e giardini zoologici (senza dimenticare il circo) lo sappiamo bene, chi non ricorda il documentario Blackfish che ha raccontato il destino di Tilikum, una balena prigioniera nel parco SeaWorld di Orlando?

Secondo PETA UK questa è un’importante vittoria: “E se altri tour operator sperano di mantenere un briciolo di credibilità con i devono seguire l’esempio e annunciare che smetteranno di finanziare questa industria malata”, chiosa l’associazione animalista.

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Dominella Trunfio

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