Era stato abbandonato dentro una scatola di cartone in balia del suo destino. Un cucciolo di orango è stato ritrovato nel Borneo occidentale dal team di International Animal Rescue. Le sue braccia incrociate sul petto, pelle scura e mancanza di peluria sulla testa. Il piccolo sembrava morto, mummificato nella sua bara di cartone. Ma Gito, così è stato ribattezzato, era vivo
Era stato abbandonato dentro una scatola di cartone in balia del suo destino. Un cucciolo di orango è stato ritrovato nel Borneo occidentale dal team di International Animal Rescue. Le sue braccia incrociate sul petto, pelle scura e mancanza di peluria sulla testa. Il piccolo sembrava morto, mummificato nella sua bara di cartone. Ma Gito, così è stato ribattezzato, era vivo.
Chiuso dentro la scatola, lasciato a morire al sole, Gito era stato acquistato per circa 20 sterline dal leader del villaggio di Merawa nel Borneo occidentale. L’uomo, probabilmente, aveva ucciso la madre per rubare e vendere il suo piccolo. Il povero orango era tenuto come un animale domestico dal capo villaggio ma il trattamento che gli è stato riservato di certo non è stato dei migliori.
Una scatola zuppa della sua urina. L’unico nutrimento, latte condensato. Per questo il piccolo, quando è stato ritrovato, era gravemente disidratato e malnutrito.
Gito aveva così urgente bisogno di cure mediche che il locale Corpo Forestale (BKSDA) ha permesso alla squadra di soccorso di correre in clinica senza aspettare l’arrivo del funzionario del BKSDA.
L’orango, che deve avere tanta voglia di vivere, è riuscito a farcela dopo 9 lunghe ore di viaggio. Gli esami hanno rivelato che era affetto da rogna sarcoptica, una malattia della pelle molto contagiosa che provoca prurito e irritazione.
Alan Knight, direttore generale di International Animal Rescue, ha spiegato:
“È difficile digerire lo stato scioccante di Gito quando lo abbiamo salvato. La nostra squadra ha visto un significativo aumento del numero di cuccioli di oranghi essere tenuti come animali domestici e solo alcuni di loro sono stati solo recentemente riportati nel loro ambiente naturale. Questo è il risultato degli incendi boschivi che devastano l’Indonesia lasciando gli oranghi selvatici senza cibo e riparo. Quelli che si salvano dalle fiamme rimangono esposti e vulnerabili, minacciati dalla fame e dagli uomini”.
Adesso Gito è in cura presso il centro di Ketapang ma altri piccoli come lui hanno bisogno di aiuto.
“Questi animali indifesi possono e saranno salvati ma abbiamo urgente bisogno di più finanziamenti per il nostro lavoro” è l’appello lanciato da International Animal Rescue.
Per aiutare Gito con una donazione clicca qui
Francesca Mancuso
Foto: International Animal Rescue
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