Secondo gli esperti, circa 480 milioni di animali selvatici hanno perso la vita negli incendi in Australia da settembre a oggi
Gli incendi che da diversi mesi stanno devastando l’Australia hanno provocato la morte e il ferimento di diverse persone, la distruzione di abitazioni ed edifici e la perdita di milioni di ettari di foresta.
Oltre a questo, le fiamme hanno causato anche la morte di un numero enorme di animali. Sebbene sia molto difficile stabilire quanti esemplari abbiano perso la vita negli incendi, si stima che circa mezzo miliardo tra mammiferi, uccelli e rettili siano morti da settembre a oggi.
Tra le specie più colpite rientrano sicuramente i koala, ma anche canguri, opossum, vombati e pipistrelli risultano decimati.
Il caldo torrido e la carenza di fonti alimentari stanno ad esempio mettendo a dura prova la popolazione di pipistrelli, importanti impollinatori notturni: l’associazione Native Wildlife Rescue ne soccorre centinaia ogni giorno, ma molti stanno purtroppo morendo a causa degli incendi.
Mass Flying Fox Rescue Flowing in from yesterdays record heat and very limited food supply the Grey Headed Flying…
Posted by Native Wildlife Rescue on Saturday, December 21, 2019
Un video straziante mostra dozzine di canguri in fuga dalle fiamme: il gruppo è stato filmato mentre correva attraverso le praterie nei pressi del villaggio di Bredbo, nel disperato tentativo di trovare riparo.
Anche numerosi animali negli allevamenti sono rimasti feriti o uccisi a causa degli incendi.
Steve Shipton, allevatore di Coolagolite, è stato costretto a uccidere 20 delle sue mucche gravemente ferite a causa delle fiamme che hanno investito la sua proprietà.
L’allevatore, dopo aver constatato insieme a un veterinario la gravità delle ustioni riportate dagli esemplari della mandria, ha deciso di sparare agli animali per evitare loro ulteriori sofferenze.
Per quanto riguarda la fauna selvatica, secondo Mike Letnic, professore di biologia dell’Università di Sydney, non è sicuro che gli animali sopravvissuti agli incendi riescano a ricolonizzare la zona.
Molti degli incendi continuano a sfuggire al controllo a causa del clima particolarmente secco e ai forti venti e solo quando il fuoco sarà completamente estinto si riusciranno a calcolare i danni sulla fauna selvatica e a fare previsioni sulla capacità delle specie di riprendersi.
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