Non solo concessioni balneari, il Decreto “Salva Infrazioni” apre anche alla caccia selvaggia e nessuno ne parla

Nei giorni scorsi si è straparlato del cosiddetto Decreto-Legge “Salva Infrazioni” che dovrebbe contribuire alla chiusura di 16 procedure d’infrazione aperte contro l’Italia. Al suo interno, il Governo ha approvato una nuova riforma sulle concessioni balneari, ma non si è accennato minimamente a un altro nodo fondamentale: il via libera alla "caccia selvaggia"

Non solo concessioni balneari: sapevate che il testo del Decreto-Legge “Salva Infrazioni”, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, all’articolo 13 interviene su “caccia selvaggia”?

Il riferimento della norma è alla procedura d’infrazione di Bruxelles 2023/2187 che riguarda la “non conformità alla ‘direttiva uccelli’ (2009/147/CE) e del Regolamento Reach (1907/2006/CE modificato dal Regolamento 2021/57/UE) sulla caccia”. Un decreto, in sostanza, che interviene su alcune norme nazionali che confliggono con il Diritto europeo, tanto da richiedere l’intervento della Commissione di Bruxelles, che ha avviato altre procedure di infrazione.

Leggi anche: No alla caccia selvaggia: arriva lo stop del Governo con il ritiro di quasi tutti gli emendamenti

Ricordiamo che a inizio legislatura il Parlamento aveva approvato pesanti modifiche alla Legge sulla caccia, che liberalizzavano l’ingresso dei cacciatori nelle città e nei parchi per poter sparare a qualsiasi specie, anche quelle protette dalle norme europee, avviando così una stagione di “caccia selvaggia”, dicono dalla LAV.

In ogni caso, il Decreto-Legge prevede solo che le modifiche introdotte con l’articolo 19 ter, che è costato la procedura di infrazione, debba essere applicato nel rispetto delle norme europee e non interviene sull’uso di munizioni a piombo nelle zone umide, a meno che non sia modificato nella conversione in legge da parte del Parlamento

Ci si chiede come possa applicarsi un articolo che viola palesemente le normative europee sulla fauna selvatica, come ribadito almeno tre volte dalla Commissione Europea, nel suo rispetto. Si tratta quindi di una modifica di facciata, che non potrà essere considerata risolutiva dalla Commissione europea per i gravi danni alla fauna selvatica voluti da Governo e Parlamento a inizio 2023.

Greenwashing? Sì. L’articolo del Decreto Legge dal titolo “Disposizioni in materia di protezione della fauna selvatica – Procedura di infrazione n. 2023/2187” è nient’altro che una modifica superficiale che non interviene per ripristinare il rispetto del diritto europeo, come richiesto invece dalla segnalazione della Commissione Europea.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram