Non solo CO2 e odori del nostro corpo: le zanzare sono attratte anche dagli infrarossi prodotti dal nostro calore, lo studio

Le zanzare percepiscono gli infrarossi dal calore corporeo. Fattore che, se combinato con il CO2 e odore umano, facilita le tanto fastidiose punture

Succhiano il nostro sangue come se non ci fosse un domani, che sia estate o che sia (oramai anche) inverno, che tu sia nudo come un bebè o abbigliato come se dovessi andare in montagna, sono lì, quasi onnipresenti, a scagliarti contro quel pungiglione malefico e a cercare la tua povera venuzza.

Sono le zanzare che, a parte le futili battute, costituiscono una vera e propria piaga, capaci come sono di causare anche più di un milione di morti nel mondo ogni anno (secondo i dati raccolti dall’American Mosquito Control Association) e di avere un impatto sproporzionato sui Paesi in via di sviluppo. Non male per un esserino minuscolo. Ma da cosa sono attratte realmente? Vi abbiamo già suggerito i metodi naturali per tenerle alla larga e una serie di rimedi fai da te contro la loro puntura pruriginosa  ma le zanzare – esattamente – da cosa sono così ammaliate da non lasciarci in pace?

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È noto che alcuni fattori, come gli abiti scuri, la temperatura corporea e i movimenti possono attrarre irrimediabilmente un plotone d’insaziabili zanzare, ma non solo. Le zanzare sono attratte dall’anidride carbonica (CO2) che noi – ma anche gli animali – emettiamo con il respiro, dall’odore della nostra pelle o di alcuni saponi, così come da un preciso colore di ciò che indossiamo.

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Lo studio

Secondo una ricerca pubblicata su Natura, tra i fattori in grado di attirare le zanzare ci sarebbero anche le radiazioni infrarosse prodotte dal calore del nostro corpo,, ma solo quando combinati ad altri segnali.

Secondo il team guidato da ricercatori dell’UC Santa Barbara, la radiazione infrarossa proveniente da una sorgente all’incirca alla temperatura della pelle umana ha raddoppiato il comportamento complessivo degli insetti alla ricerca di un ospite quando combinata con la CO2 e l’odore umano.

La zanzara che studiamo, Aedes aegypti, è eccezionalmente abile nel trovare ospiti umani – ha detto il co-autore principale Nicolas DeBeaubien. Questo lavoro getta nuova luce su come raggiungono questo obiettivo.

Gli studiosi hanno diviso le zanzare in due gruppi, tutte esposte a una combinazione di calore, odore, CO2 e tutti gli altri elementi che questi insetti usano per trovarci. Uno dei due gruppi, però, è stato anche esposto a una fonte di infrarossi a 34 °C (la temperatura della nostra superficie cutanea): le zanzare di questo gruppo hanno raddoppiato i loro sforzi per trovare le prede da pungere.

In definitiva, gli infrarossi di per sé non hanno alcun effetto, ma se aggiunti ad altri fattori costituiscono un ulteriore elemento che le zanzare usano per capire dove andare a pungere.

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