Senza turisti, sulle spiagge deserte tornano a nidificare le tartarughe liuto: non accadeva da almeno 20 anni

Assenza di turisti e sulle spiagge tornano a nidificare in maniera consistente le tartarughe. In Thailandia, sono stati trovati 11 nidi di tartarughe liuto

Assenza di turisti e sulle spiagge tornano a nidificare in maniera consistente le tartarughe. In Thailandia, sono stati trovati 11 nidi di tartarughe liuto, si tratta del numero più alto degli ultimi vent’anni mentre in India sono tornate a nidificare sulla Rushikulya Beach di Odisha.

In Italia siamo alla Fase 2 e già le immagini di animali che si riprendevano i loro spazi, sono un lontano ricordo. In Thailandia e in India, l’emergenza Covid-19 ha bloccato il flusso turistico, i voli sono cancellati e gli spostamenti limitati, così sulle spiagge, i biologi sono tornati ad osservare un numero straordinario di nidi di tartarughe. Ad esempio sulle spiagge thailandesi sono stati trovati 11 nidi di tartarughe liuto, il numero più alto degli ultimi vent’anni e secondo gli scienziati questo numero così alto è dovuto proprio al crollo del turismo.

“Una buona notizia considerando che molte aree di nidificazione sono state distrutte dagli umani. Negli anni passati le tartarughe non sono riuscite a nidificare a causa della presenza umana e del pericolo rappresentato dall’attrezzatura da pesca”, ha spiegato a The Guardian, Kongkiat Kittiwatanawong, direttore del Phuket Marine Biological Center.

La tartaruga liuto è la più grande tartaruga marina del mondo ed è considerata a rischio in Thailandia ed è stata inserita nella lista delle specie “vulnerabili” dall’International Unione for Conservation of Nature. Sono animali che per deporre le uova hanno bisogna di ambienti bui e molto silenziosi, per quello la presenza di turisti non aiuta. Un altro piccolo miracolo è avvenuto anche nel parco nazionale nella provincia di Phanga Nga dove sono stati trovati 84 cuccioli di tartarughe liuto.

“Non si trovavano nidi di questo tipo da cinque anni. Se confrontiamo con l’anno precedente, non abbiamo avuto così tanti cuccioli, perché le tartarughe hanno un alto rischio di essere uccisi dagli attrezzi da pesca e gli esseri umani le disturbano in spiaggia”, dice ancora Kittiwatanawong.

In india, circa 250mila tartarughe marine Olive Ridley, una specie in via d’estinzione,  hanno nidificato in massa sulla spiaggia di Rushikulya, lunga sei chilometri, nel distretto di Odisha, nel Ganjam.

“La nidificazione è iniziata a Rushikulya il 20 marzo”, ha dichiarato Amlan Nayak, funzionario forestale della divisione di Berhampur. “Le tartarughe arrivano a terra in gruppi di 5mila-10mila ciascuno.

L’evento è straordinario perché lo scorso anno non si erano viste, così come nel 2002, 2007 e 2016. Altre 300mila tartarughe hanno deposto le uova nel santuario marino di Gahiramatha nel distretto di Kendrapara di recente. Le uova normalmente impiegano 45 giorni per schiudersi per questo è fondamentale prestare la massima attenzione. I piccoli cuccioli appena escono si dirigono verso il mare e non vanno disturbati.  Come sappiamo, oltre al turismo, ciò che mette a rischio la sopravvivenza delle tartarughe è anche l’inquinamento marino, solo pochi giorni è stata trovata l’ennesima tartaruga con la pinna intrappolata nella plastica.

Fonti: The Guardian/ Down To Eart/Reuters

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