L’anno record per l’orso marsicano: nel 2019 nati 16 cuccioli

Il 2019 è stato un anno record per la famiglia degli orsi bruni marsicani: almeno 9 femmine si sono riprodotte nei mesi scorsi e 16 sono i cuccioli contati.

Il 2019 è stato un anno record per la famiglia degli orsi bruni marsicani: almeno 9 femmine si sono riprodotte nei mesi scorsi e 16 sono i cuccioli contati.

Ben 16! Il 2019 è stato un anno record per la famiglia degli orsi bruni marsicani del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Qui sono state almeno 9 le femmine che si sono riprodotte nei mesi scorsi e 16 sono i cuccioli contati dal personale dell’attività di monitoraggio.

È il quarto anno consecutivo che si registrano da 10 a 16 nuovi nati nella popolazione, mentre il 2019 segna  anche un aumento del numero di segnalazioni di femmine con piccoli fuori dal Parco. Tutto ciò fa ben sperare nella sopravvivenza delle femmine adulte e nella loro espansione in nuove aree.

L’importanza delle femmine riproduttive emerge con chiarezza anche alla luce di un recente studio pubblicato nella rivista The European Zoological Journaldichiara il Presidente Cannata. L’orso marsicano potrà uscire dal rischio reale di estinzione se si riuscirà ad incrementare, anche di poco, la sopravvivenza delle femmine adulte dentro, ma soprattutto fuori il Parco, dove  è necessario l’impegno di tutte le Istituzioni interessate e dei cittadini. È ovviamente importante anche mantenere l’elevata disponibilità alimentare naturale in tutto l’areale”.

orso marsicano

E pare che la strada intrapresa sia quella giusta. Nel 2019 è stato osservato il primo caso di una femmina nota che si è riprodotta dopo solo due anni dall’ultimo parto e dopo aver portato a termine con successo la cucciolata precedente. E non solo: dalla Valle Roveto a Castel di Sangro, quindi fuori dal Parco, sono state verificate 17 segnalazioni di femmine con cuccioli che hanno interessato almeno 5 diversi comuni e potrebbero corrispondere ad almeno 6 unità familiari, di cui alcune già incluse nel conteggio dell’Ente Parco, mentre negli anni passati si sono registrate al massimo 1-2 unità familiari.

Questi risultati ottenuti sono molto importanti per la popolazione di orso bruno marsicano, ridotta numericamente e con un esiguo numero di femmine adulte, peraltro con un tasso riproduttivo tra i più bassi osservati nell’orso bruno”.

Si stima, infatti, che in media una femmina di orso marsicano sia in grado di far nascere 0.2 cuccioli ogni anno con un intervallo tra i parti di 3-4 anni. Inoltre, mediamente, solo il 50% dei nati sopravvive al primo anno. A tutti questi si devono aggiungere altri fattori critici, come la densità degli orsi nel Parco, pari a 3-4 orsi ogni 100 km quadrati, che è tra le maggiori osservate per l’orso bruno.

In queste condizioni è lecito aspettarsi che subentrino dei meccanismi naturali di regolazione numerica della popolazione che agiscono sulla capacità riproduttiva delle femmine, ad esempio con inibizione dell’estro in alcuni anni, o su una minore sopravvivenza dei cuccioli, con aumento dei casi di infanticidio da parte dei maschi adulti. Non possono neanche essere esclusi difetti genetici legati all’elevato livello di consanguineità degli individui, con conseguente ridotta capacità di sopravvivenza dei cuccioli stessi”.

Va da sé, alla luce di ciò, che allora per una femmina allontanarsi in una nuova area potrebbe anche essere vantaggioso, se solo pero si riproponesse (ancora una volta) il tema della conservazione che passa anche per le aree esterne a quelle del Parco, dove sarebbe utile un impegno di istituzioni e cittadini sia per mantenere la “disponibilità alimentare naturale in tutto l’areale” sia per la sicurezza stradale.

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