Mufloni dell’Isola del Giglio, poche ore ancora alla mattanza

I mufloni dell'Isola del Giglio hanno le ore contate. Dal 1 ottobre i cacciatori uccideranno gli esemplari fuori dall'aria protetta per completare il piano di eradicazione del muflone dal Parco nazionale arcipelago toscano. La specie è considerata invasiva

Mancano poche ore e gli ultimi mufloni dell’Isola del Giglio verranno sterminati. Dal 1 ottobre si porterà a termine il piano per l’eradicazione del muflone dall’arcipelago toscano. Attualmente vi sarebbero poco meno di 40 mufloni fuori dall’area protetta, tutti a rischio.

Gli ungulati, ritenuti un pericolo per l’ecosistema locale, erano già stati condannati a essere uccisi lo scorso anno. Grazie alla mobilitazione di alcune associazioni animaliste l’Ente Parco aveva fatto dietrofront, acconsentendo a operazione di cattura e trasferimento dei mufloni in oasi e altre riserve naturali.

Dal novembre 2021 43 mufloni sono stati messi in salvo, ma per tutti gli altri non c’è da gioire. A denunciare l’imminente strage anche il Centro Recupero Ricci “La Ninna” che chiede agli animalisti, ambientalisti e alle altre associazioni di far sentire la propria voce.

 Inizieranno a sparare trasformando ancora una volta un’oasi di pace per gli animali, gli ultimi rimasti, in una zona di guerra, queste le parole del veterinario Massimo Vacchetta.

Come ribadito anche dalla LAV la mattanza dei mufloni rappresenterebbe “un danno anche ecologicamente irreparabile che andrebbe infatti a distruggere una popolazione con caratteristiche uniche, oramai quasi non più riscontrabili neppure nella popolazione sarda di origine”.

Quest’ultima è protetta dalla Legge nazionale sulla fauna selvatica. La popolazione continentale non gode purtroppo dello stesso trattamento. L’ufficio legale della LAV ha inviato intanto una diffida alla Regione Toscana chiedendo la sospensione degli abbattimenti, ma se non si interviene in tempo cacciatori inizieranno a sparare.

Fonte: LAV/Ente Parco

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