Non ce l'ha fatta lo stambecco salvato lo scorso fine settimana a Cortina d'Ampezzo mentre rischiava di soffocare per via di una scatoletta di tonno arrugginita rimasta in gola. Nonostante sembrasse in fase di ripresa, povero animale è morto qualche ora fa. Questa triste vicenda ci invita a farci un esame di coscienza sulla nostra inciviltà
Epilogo amaro per lo stambecco, che era stato salvato in extremis domenica sulle Dolomiti. L’animale, che ha rischiato seriamente di morire a causa di una scatoletta di tonno arrugginita rimasta incastrata in gola, non ce l’ha fatta. Tutti speravano che riuscisse a riprendersi del tutto, ma qualche ora fa i veterinari l’hanno trovato privo di vita nel corso di un controllo.
Anche se dopo il salvataggio l’animale si era rimesso in piedi ed era in grado di camminare, l’animale era visibilmente denutrito perché la scatoletta di alluminio non gli ha permesso di mangiare regolarmente per molto tempo.
Le operazioni di soccorso erano avvenute lo scorso fine settimana grazie all’intervento dei carabinieri forestali di Cortina d’Ampezzo che si trovavano inpegnati nelle operazioni di vigilanza al Lago del Sorapis. Con un elicottero, i soccorritori avevano raggiunto l’animale, anestetizzandolo per liberarlo dalla scatoletta di tonno, che era diventata una tortura perché gli bloccava lingua e mandibola.
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Affidato alle cure dei veterinari, lo stambecco – un esemplare maschio di circa 10 anni – sembrava in fase di ripresa, ma il suo organismo in realtà era troppo provato. Senza questo assurdo incidente, l’animale avrebbe potuto continuare a vivere per almeno altri 5 anni. Ma la sua vita è stata stroncata da una scatoletta di tonno lasciata da qualche escursionista incivile e irrispettoso dell’ambiente.
La morte del povero stambecco è la prova (l’ennesima) del nostro vergognoso livello di inciviltà e ci invita a farci un serio esame di coscienza…
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Fonte: Direzione Interregionale Vigili del Fuoco Veneto e Trentino Alto Adige/Facebook
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