Cavallo di una botticella morde una donna a Roma ricordandoci quanto elevato sia lo stress che logora questi animali. Botticelle e carrozze trainate dai cavalli devono essere abolite definitivamente. Così possono essere evitati interazioni pericolose, infortuni di cavalli e - non per ultimo - lo sfruttamento animale
Prima o poi un incidente di questo tipo con le botticelle sarebbe successo. Lo sapevamo tutti e infatti a Roma una donna è stata morsa da un cavallo nel cuore della città e avrebbe riportato un’ecchimosi al braccio sinistro. Sarebbe accaduto tra la folla a Piazza di Spagna, in pieno centro, nei giorni scorsi.
La vicenda ha destato preoccupazione non solo tra i passanti e i turisti. Si è parlato di sicurezza pubblica e di museruola dato che il cavallo ne era sprovvisto, ma in realtà è sull’intera questioni botticelle e sul (mancato) benessere di questi animali che bisognerebbe discutere ancora e ancora.
Simili episodi riaccendono i riflettori sul modo in cui i cavalli delle botticelle vengono trattati e sulle inventabili conseguenze. L’improvvisa reazione dell’animale è indice di una condizione di stress acuto, condizione che si riscontra praticamente in tutti i cavalli costretti a trainare intere famiglie di vacanzieri tra un luogo di interesse all’altro.
Lo sforzo eccessivo sotto il sole cocente nei mesi più caldi, l’ambiente caotico della città, le strade scivolose sono responsabili di malori, infortuni, morti di cavalli, ma possono provocare inevitabilmente anche a risposte come questa.
Impossibile riscontrare nel pratico se il cavallo abbia avuto modo di riposare a sufficienza a “fine lavoro”, quanto sia sovraccaricato. Sono tutti aspetti da tenere in considerazione perché portano a una sola conclusione: la colpa non è del cavallo, ma del sistema botticelle.
L’OIPA, l’Organizzazione internazionale protezione animali, ricorda infatti che in tali casi il vetturino dovrebbe essere ritenuto responsabile a livello civile e penale per le lesioni riportate dalla persona.
Incidenti di questo tipo non sono giustificabili, ma possono essere evitati. Come? Abolendo le botticelle una volta per tutte e riconvertendo le licenze in licenze taxi o mezzi a trazione elettrica come accaduto alla Reggia di Caserta.
Roma, Firenze, Palermo, Messina e Pisa sono tra le città in cui botticelle e carrozze a trazione animale ancora esistono, ma gli italiani stufi di assistere allo sfruttamento dei cavalli nei punti di maggiore affluenza turistica. Bisogna emanare una legge nazionale per la loro abolizione. Lo chiedono i cittadini, è ora che il Governo ne prenda atto.
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Fonte: OIPA
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