Quella strana moria di germani e anatre: rischio epidemia anche per l’uomo?

Moria di germani e anatre nel milanese. Sono stati ripescati a uno ad uno nel laghetto di Basiglio, a sud del capoluogo lombardo, decine di germani e anatre morti probabilmente a causa di botulino o salmonella. Una vera e propria moria che secondo gli ambientalisti, se non fermata in tempo, potrebbe avere ripercussioni anche sull’uomo.

Moria di germani e anatre nel milanese. Sono stati ripescati a uno ad uno nel laghetto di Basiglio, a sud del capoluogo lombardo, decine di germani e anatre morti probabilmente a causa di botulino o salmonella. Una vera e propria moria che secondo gli ambientalisti, se non fermata in tempo, potrebbe avere ripercussioni anche sull’uomo.

Sulla moria reale e verificabile nessun dubbio, ma sul fatto che l’epidemia possa colpire l’uomo è tutto da capire. Bisognerebbe scoprire come, in queste condizioni, la salmonella e il botulino potrebbero essere trasmesse agli esseri umani.

I germani e le anatre in questione non dovrebbero finire sulle tavole degli italiani, ma, effettivamente, venendo a contatto con l’acqua del lago si potrebbe contrarre la salmonella, batterio patogeno che causa infezioni dell’apparato digerente e febbri gravi.

Tuttavia, dal 21 giugno il corso d’acqua interessato è oggetto di una delibera del comune di Assago che vieta l’utilizzo delle acque dopo le analisi dell’Arpa, l’ Agenzia regionale protezione ambiente.

L’epidemia è iniziata a luglio da alcune rogge e dal laghetto di Basiglio, dove alcune decine di germani e anatre si era accasciati nell’acqua annegando. Immediato l’intervento degli ambientalisti della zona per allertare le istituzioni competenti.

Arpa e Asl hanno preso campioni per determinare la causa della moria, mentre l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) e le Gev (Guardie ecologiche volontarie della Città Metropolitana) hanno portato in cura i pochi esemplari vivi.

“Una moria così è seria ma vanno stabilite le cause. Non è infrequente che lepri e anatre, nel momento di massima diffusione stagionale possano contrarre malattie che interessano le singole specie, senza cioè propagarsi ad altri animali (domestici e selvatici) o all’uomo”, dichiara Valerio Marazzi, Assessore al Territorio e all’Ecologia del comune di Basiglio.

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Ma nel frattempo, l’epidemia si è spinta fino al laghetto dei cigni di Basiglio, quindi propagata al laghetto delle cave di Basiglio e al cavo Borromeo e rischierebbe adesso di raggiungere altri Comuni a sud di Milano, tra cui Rozzano e Pieve Emanuele.

“Gli uccelli acquatici si infettano mangiando vermi infetti di altri anatidi morti. Gli animali domestici come i cani sono a rischio infezione e, con la stagione venatoria alle porte, l’epidemia potrà agevolmente trasmettersi all’uomo”, dicono gli attivisti.

anatre laghetto milano

“L’allarme potrebbe anche tradursi in una denuncia alla Procura se le istituzioni non si dovessero mobilitare”, sono state le parole di Edgar Meyer, Presidente di Gaia animali & ambienteOnlus.

“Sono passati circa 20 giorni e nonostante il pronto intervento delle Gev non è successo nulla. L’Asl non ha ancora compiuto alcuna autopsia sulle decine di anatre e germani morti”, spiega invece Stefano Apuzzo, assessore rozzanese all’ambiente.

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Nei prossimi giorni il delegato all’Ambiente della Città Metropolitana Filippo Barberis, radunerà le istituzioni competenti per affrontare la situazione prima che sia troppo tardi.

Dominella Trunfio

Fonte

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