Foreste, boschi e natura non sono mai stati così incredibili come visti dagli occhi degli animali grazie a un progetto interattivo che porta gli utenti a scoprire il mondo in una visione oltre i limiti
Guardiamo ciò che ci circonda, i dettagli e i colori, abitatati a concepirli come i nostri occhi li vedono. Ma quali sensazioni proveremmo nel cambiare punto di vista anche solo per un istante e osservare il mondo dagli occhi degli animali?
Come vedono l’ambiente gli animali? Come appaiono loro i boschi, i sentieri della natura? Possiamo immaginarlo, certamente, grazie alle ricerche scientifiche, ma più che averne una vaga idea possiamo scoprirlo in un’esperienza a 360° che ci catapulta nell’enigmatico e intrigante regno animale.
È ciò a cui punta In the Eyes of the Animal, iniziativa presentata per la prima volta nel 2015 nel Regno Unito e finanziata dall’Arts Council England e dalla Forestry Commission England.
Anche la concezione più comune viene ribaltata, accompagnando gli utenti nel cuore e nella bellezza della foresta inglese di Grizedale. La parola d’ordine è sperimentare nuove sensazioni attraverso la vista di un animale.
Grazie a questo meraviglioso progetto interattivo possiamo infatti abbandonare le nostre percezioni umane e immergerci in un ecosistema nuovo, con un volto nuovo e un nuovo paio di occhi.
Sono quelli di una libellula, di un gufo o di una rana in una visione che riserva straordinarie soprese. Tutto in tempo reale. Il progetto ha alle spalle un lavoro immenso, che unisce diverse tecniche e tecnologie per un risultato impressionante.
Exporting some frames from the render of #ITEOTA
Posted by MARSHMALLOW LASER FEAST on Tuesday, July 19, 2016
Attraverso scansioni Lidar, riprese di droni a 360 gradi, tomografia computerizzata e fotogrammetria si ha l’impressione di trovarsi fisicamente in quello spazio naturale, di sperimentare quella realtà virtuale solo in un modo che forse non avremmo mai pensato.
Chiunque può vivere questa avventura anche solo per un minuto. Per farlo basta collegarsi al sito In the Eyes of the Animal e scegliere l’animale in cui ci si vuole impersonificare ed esplorare, lasciandosi trasportare da suoni e immagini che non si conoscono.
Sono interazioni, sentori, scoperte che ci ricordano quanto la percezione sia soggettiva e affascinante e quanto il mondo animale sia incredibile, complesso e magnetico, (forse) molto più del nostro.
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Fonte: In the Eyes of the Animal
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