Ministero della Salute: il video dei canili lager

Denuncia del Ministero della salute dei canili peggiori d’Italia, a seguito delle ispezioni di 39 canili da parte della task force per la tutela degli animali di affezione, lotta al randagismo e ai canili lager

Feriti, affetti da patologie e infezioni, malnutriti, relegati in spazi angusti e sovraffollati, trascurati e soli: questo lo stato in cui versano i “migliori amici dell’uomo” in molte strutture, pubbliche e private.

La denuncia questa volta viene direttamente dal Ministero della salute, che ha diffuso un eloquente video dei canili peggiori d’Italia, girato durante le ispezioni di 39 canili da parte della task force per la tutela degli animali di affezione, lotta al randagismo e ai canili lager, istituita presso il Ministero della Salute e fortemente voluta dal sottosegretario Francesca Martini.

Nel corso di un anno di attività la Task Force ha ricevuto circa 2.000 e-mail al mese da parte di associazioni, istituzioni e cittadini, mentre circa 1.300 sono stati i casi segnalati che hanno portato a più di 350 interventi e 6 sequestri.

Giro di vite, dunque, su veterinari compiacenti e aguzzini senza cuore, che continuano ad arricchirsi sulle spalle dei poveri accalappiati (pagati profumatamente dallo stato ai proprietari dei canili tra i 30 e i 45 euro).

La maglia nera spetta alle strutture di Poggio Sannita, Somma Lombardo, Aragona, Tuoro sul Trasimeno e Cicerale. Le immagini nel video sono fotogrammi di un degrado generalizzato e impietoso per i poveri quattro zampe: strutture fatiscenti e costruite con materiali di fortuna, pessime condizioni igieniche con feci sparse ovunque e abbeveratoi pieni di acqua putrida, reti sconnesse, coperture e cucce improvvisate, cani evidentemente stressati e con gravi problemi motori.

Eloquente è anche l’immagine scelta per la Campagna di Comunicazione del 2011 del ministero, dal titolo “Chi abbandona un cane lo condanna”: un cane con un cappio al collo abbandonato in una strada deserta.

“Abbandonare un cane – ha spiegato Daniela Rodorigo, Direttore generale della Comunicazione della Salute – è un reato penale punibile con l’arresto e con ammende che vanno da mille a diecimila euro. Il nostro obiettivo è portare avanti una azione di prevenzione sociale contro il randagismo”.

Per informazioni e segnalazioni è possibile rivolgersi al numero 06 59944035 (dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30) oppure scrivere all’indirizzo e-mail tutela.animale@sanita.it.

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