In Messico 292 tartarughe sono morte a causa della marea rossa, fenomeno sempre più diffuso per colpa dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici.
Quasi 300 tartarughe sono state trovate morte sulle spiagge di Oaxaca, stato messicano nel sud del paese. Morte dovuta alla cosiddetta marea rossa, colorazione che le acque marino-costiere assumono quando la popolazione di microalghe fitoplanctoniche cresce a dismisura, aumento che dipende soprattutto dai cambiamenti climatici, dall’agricoltura industriale e dallo scarso trattamento dei rifiuti.
La marea rossa ha raggiunto la costa di Oaxaca il 25 dicembre, secondo quanto riporta Profepa, autorità messicana di protezione ambientale.
A uccidere le tartarughe Chelonia agassizi e Lepidochelys olivacea, paralizzandole, è stata l’ingestione di piccoli pesci tossici che si riproducono maggiormente dove sono presenti le microalghe, come nelle maree rosse. E che non sono tossici solo per le tartarughe ma per molte specie marine.
Por marea roja, muerte de tortugas en playas de Oaxaca, determina @PROFEPA_Mx https://t.co/rcD7qWCBsa pic.twitter.com/6ioK8JO84r
— PROFEPA (@PROFEPA_Mx) January 9, 2020
Manifestamos nuestra preocupación por la mortandad de tortugas marinas prietas, Chelonia agassizii; que se ha venido presentando desde el pasado 23 de diciembre en la costa de #Oaxaca
📸 Pedro Gasca • Sea Shepherd
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— Sea Shepherd México (@SeaShepherdMx) January 10, 2020
Il fenomeno non è nuovo. Profepa afferma che nel febbraio 2016 si era già verificata una situazione simile sulla costa di Oaxaca, ma questa volta le morti hanno raggiunto addirittura 292 esemplari di Chelonia agassizi, già sepolti, mentre 27 tartarughe sono state salvate e riabilitate presso strutture apposite, in attesa di essere nuovamente rilasciate in acqua. Una vera e propria strage!
Marea rossa e inquinamento
La marea rossa, che scientificamente prende il nome di fioritura algale, pur essendo un fenomeno naturale, si è man mano intensificata per cause antropiche, in particolare per l’inquinamento delle acque.
In natura avviene quando le correnti marine ascensionali causano un aumento del gradienti di clorofilla e carotenoidi, ma il fenomeno è causato anche dagli scarichi urbani e industriali, soprattutto se di mezzo c’è il fosforo dei detergenti e residui di concimi e prodotti fitosanitari agricoli, che contengono non solo fosforo ma anche azoto e microelementi vari.
Le conseguenze? La morte di moltissimi pesci e di varie specie marine a causa del contatto con le sostanze tossiche generate da queste microalghe o causata, come nel caso delle tartarughe, dall’ingestione di pesci tossici che proliferano in queste acque.
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