I funzionari doganali dell'aeroporto di Lima hanno sequestrato più di 4mila animali, tutti diretti in Indonesia
Migliaia di tartarughe vive all’aeroporto internazionale Jorge Chavez pronte per essere letteralmente spedite in Indonesia: i funzionari doganali dell’aeroporto di Lima hanno infatti sequestrato 4.001 piccole testuggini che avrebbero dovuto essere trafficate illegalmente.
Secondo quanto si apprende, le tartarughe sono state portate in un centro di allevamento autorizzato nella Capitale peruviana e saranno assistite lì fino a quando non sarà decisa la loro destinazione finale.
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Tra le migliaia di tartarughe sequestrate presso l’Aeroporto Internazionale Jorge Chavez, le autorità del SERFOR hanno trovato 463 animali della specie Charapa (Podocnemis expansa) la cui origine legale non poteva essere confermata. A seguito del sequestro effettuato dal SERFOR in coordinamento con la Superintendenza Nazionale delle Dogane e dell’Amministrazione Fiscale (SUNAT), tutti gli animali sono stati affidati temporaneamente a un centro di allevamento autorizzato a Lima.
La tartaruga di fiume sudamericana non era considerata minacciata dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) nel 1996, quando ne fu valutato lo status. Ma da allora un gruppo di lavoro dell’IUCN ha raccomandato che, a causa del calo numerico della specie, questa venga riclassificata come “in pericolo critico”.
I restanti esemplari sono tartarughe Taricaya (Podocnemis unifilis), note anche come tartarughe di fiume a macchie gialle, ma la loro età stimata non corrisponde a quella indicata sui documenti.
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